Si sono tenute nella giornata di ieri le elezioni amministrative nel Regno Unito, e anche se i risultati ufficiali non sono ancora stati resi noti (si sapranno solamente domani, sabato 8 maggio), sembra quasi certa la sconfitta dei Laburisti, il partito di opposizione presso il parlamento britannico presieduto dai Tory di Boris Johnson. Come si legge sul Daily Mail, noto tabloid d’oltre Manica, si tratta di un risultato molto pesante per i Labour, e nel contempo, una vittoria storica per il partito del primo ministro. Il gruppo guidato da Sir Keir Starmer ha subito una pesante defezione in quel di Hartlepool (Inghilterra), storica roccaforte laburista sin dagli anni ’70, e anche se la capitolazione è dell’ordine di poche migliaia di voti, resta comunque un grande smacco.
Se la sconfitta venisse ufficialmente confermata nella giornata di domani, è probabile che qualcuno possa chiedere la “testa” di Starmer in vista delle elezioni che si terranno nel 2024, con una profonda revisione dello stesso movimento politico. I Tory, nel frattempo, hanno vinto nove seggi contestati a Redditch, guadagnandone così sette sui Laburisti, e più o meno le notizie che giungono dai seggi sono tutte molto simili. Tutto tace per il momento invece per quanto riguarda la situazione Scozia, uno dei fronti più caldi delle elezioni nel Regno Unito, dove il voto si sposa con una richiesta di indipendenza dalla Gran Bretagna. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ELEZIONI REGNO UNITO, IN CORSO IL “SUPER GIOVEDÌ”, LA SCOZIA SOGNA L’INDIPENDENZA
Elezioni al via da stamattina in gran parte del Regno Unito: scatta infatti oggi, 6 maggio 2021, il cosiddetto Super Thursday o Super Giovedì. In totale, come ricorda l’agenzia Ansa, saranno circa 48 milioni i cittadini britannici chiamati a votare per le elezioni amministrative, e come sempre le “locali” rappresentano un banco di prova importante per la tenuta del governo, in questo caso, i Tory del primo ministro Boris Johnson. Il Premier aveva iniziato il suo mandato più di un anno fa un po’ a singhiozzo, ma in seguito, con la sontuosa campagna vaccinale susseguente l’ufficializzazione della Brexit, cosa che la sua predecessora, Theresa May, non era riuscita ad ottenere, ha raggiunto una grande popolarità fra i sudditi della regina.
Le elezioni di oggi sono comunque soprattutto importanti per la Scozia, dove l’Snp, il partito indipendentista (Scottish National Party) che vuole sganciarsi dal Regno Unito, guidato dalla prima ministra scozzese Nicola Sturgeon, punta a rafforzare la propria superiorità, e ad ottenere la maggioranza assoluta nel parlamento di Edinburgo. Così facendo potrebbero riuscire ad ottenere il referendum bis post Brexit, chiedendo appunto la secessione da Londra, cosa verso cui il premier Johnson si è sempre opposto.
ELEZIONI REGNO UNITO, PREMIER SCOZIA: “LE PIU’ IMPORTANTI DI SEMPRE”
“Sono le più importanti elezioni della storia scozzese”, le ha definite proprio la Sturgeon parlando pochi giorni fa, e facendo capire come il voto possa essere cruciale per il destino della propria nazione. Una tornata elettorale che come sempre rappresenta un’arma a doppio taglio, in quanto, un eventuale risultato negativo dell’Snp, o comunque inferiore alle ultime elezioni (i sondaggi lo danno per certo), potrebbe far perdere slancio alla causa indipendentista, se non fino alle elezioni in programma nel 2026. Le urna di questo Super giovedì saranno aperte fino alle ore 22:00 locali, quando in Italia saranno le 23:00, e i risultati arriveranno solamente nel giro di 48 ore, indicativamente attorno al pomeriggio o alla sera di sabato. In Scozia e in Galles voteranno anche i 16enni.