Enrico Brignano, chi è il comico e cabarettista romano: la carriera, gli esordi con Gigi Proietti e i successi in televisione
Legato profondamente alle sue origini romane nonostante i genitori provenissero dalla Sicilia e dall’Abruzzo, Enrico Brignano è nato nella capitale. Dopo il diploma, si è iscritto al laboratorio di esercitazioni sceniche di Gigi Proietti, arrivando ben presto in tv: il suo primo programma su Canale 5 è stato “La sai l’ultima?”, mentre nel 1992 è approdato a “Scherzi a parte”. La tv è presto arrivata nella vita di Brignano con “Un medico in famiglia”, dove dal 1998 al 2000 ha interpretato il ruolo di Giacinto. Proprio di recente si è fatto un gran parlare di quel personaggio dopo le parole di Lunetta Savino, che ha spiegato di non sopportare i baci sul set, additando proprio Brignano (suo marito nella fiction) come peggior baciatore.
L’ascesa nel mondo dello spettacolo, per Enrico Brignano, è arrivata grazie alle tournée estive di teatro: ad esempio nel 2001 venne scelto da Carlo Vanzina per il ruolo di Francesco nel film “South Kensington”. A lungo, infatti, Brignano ha deciso di interrompere la carriera cinematografica per dedicarsi al teatro, tornando però in tv. Dal 2007 al 2011 è stato tra i comici di Zelig senza abbandonare il teatro. Una carriera, la sua, particolarmente completa: spazia infatti dal cinema, alla televisione fino al teatro, recitando in ruoli comici e non soltanto. Nel 2025 è stato tra l’altro tra i protagonisti del format di successo “Lol – Chi ride è fuori”.
Enrico Brignano, chi è: “Guai a non ridere alle mie battute”
Nonostante il grande successo ottenuto negli anni, Enrico Brignano ci tiene ancora moltissimo a ciò che il pubblico pensa di lui. “Sono un comico rosicone, se qualcuno non ride alle mie battute ci resto male” ha spiegato l’attore qualche tempo fa. E, tornando invece ai suoi esordi, il nome di Brignano è legato inevitabilmente a quello di Gigi Proietti, il suo maestro. Dopo la morte del grande artista, Brignano lo salutò definendolo “colui che mi ha aperto la porta dei sogni”. Una bella amicizia che non si è spenta di certo con la morte di Proietti.

