Enzo Bianchi non lascia Bose/ Comunità “profonda amarezza”, salta esilio ex priore

- Emanuela Longo

Enzo Bianchi resta a Bose: non ha lasciato come concordato. La comunità esprime tutta la sua "profonda amarezza", salta trasferimento

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L’ex priore Enzo Bianchi non ha lasciato la Comunità di Bose a Magnano, nel Biellese, per trasferirsi in Toscana. Era stato questo l’accordo che, secondo la stessa Comunità, avrebbe posto fine alle tensioni interne. Il provvedimento dell’esilio di Bianchi a Cellole era stato suggerito dal delegato del Papa ed il trasferimento si sarebbe dovuto compiere prima dell’inizio della Quaresima, esattamente nel giorno delle Ceneri, ma così non è stato. In una nota dal monastero di Bose è giunto il commento al mancato trasferimento: “Con profonda amarezza la Comunità ha dovuto prendere atto che frate Enzo non si è recato a Cellole nei tempi indicatigli dal decreto del Delegato Pontificio dello scorso 4 gennaio”, si legge, come riporta anche Repubblica.it.

La Comunità ha precisato che il trasferimento di Enzo Bianchi avrebbe rappresentato “una soluzione messa a punto in questi mesi con l’assenso ribadito per iscritto dallo stesso Bianchi e da alcuni fratelli e sorelle disposti a seguirlo per fornirgli tutta l’assistenza necessaria”. L’ex priore avrebbe dovuto lasciare la Comunità entro la giornata di ieri.

ENZO BIANCHI NON LASCIA BOSE, LA NOTA DELLA COMUNITÀ

C’è dispiacere nelle parole della Comunità contenute nella nota che fa seguito al mancato trasferimento di Enzo Bianchi a Cellole, in Toscana: “Purtroppo la mano tesa non è stata accolta e ora la Comunità dovrà anche affrontare l’impegnativo onere di far ripartire la Fraternità di Cellole, poiché la sua chiusura avrebbe prodotto piena efficacia solo a partire dall’arrivo di frate. Enzo alla Pieve”. L’ex priore era intervenuto nei giorni scorsi con un tweet in cui asseriva: “L’esercizio del silenzio è per tutti noi difficile e faticoso, ma viene l’ora nella quale la verità grida proprio con il silenzio: anche Gesù, secondo i Vangeli, ha taciuto davanti ad Erode, e non si è degnato di dargli una risposta. Dunque silenzio sì, assenso alla menzogna no!”. Bianchi, oggi 77enne, si era recato a Bose nel 1965 fondando la comunità monastica ed è stato priore della comunità dalla fondazione fino al 25 gennaio 2017.





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