Eredità di Silvio Berlusconi, un patrimonio di circa 4 milioni di euro per il Cavaliere: ecco come ha diviso i suoi beni dopo la morte

Due anni fa ci lasciava Silvio Berlusconi, uomo di politica ma anche imprenditore nel settore delle telecomunicazioni e dello sport. Insomma, un uomo che nel corso della sua vita ha avviato innumerevoli business traendo non pochi profitti. Ma cosa comprende e come è divisa l’eredità di Silvio Berlusconi? Innanzitutto è bene precisare che quando si parla di eredità si deve tenere conto soprattutto di due aspetti: da un lato quello prettamente materiale ed economico e dell’altro quello spiritale, morale ed anche politico.



Al di là dell’aspetto immateriale (evocato in questi giorni dalla figlia Marina e dalla premier Meloni), qui parlando di eredità di Silvio Berlusconi vogliamo soprattutto partire dall’aspetto prettamente materiale: ad oggi si stima – perché i conti corretti dipendono da troppi fattori in parte a noi del tutto sconosciuti – che al momento della morte il 12 giugno del 2023 il patrimonio del Cav viaggiava tra i 4 e i 4,5 miliardi di euro, comprensivi di beni materiali, società, immobili e risparmi.



A redigere il testamento con la ripartizione dell’eredità fu proprio Berlusconi sul letto di morte con un ultimo chiaro sprazzo di lucidità, pensando a tutti i suoi eredi diretti (ovviamente i cinque figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi), agli amici di una vita come Marcello Dell’Utri, all’ultima compagna Marta Fascina e al fratello – con lui restò per tutti gli ultimi tragici giorni di vita – Paolo Barlusconi.

Figli Berlusconi. (Foto: Web)

Eredità di Silvio Berlusconi: ecco com’è stato ripartito il patrimonio milionario del Cav

A Marina e Pier Silvio primogeniti nati dal matrimonio con Carla Elvira Lucia dall’Oglio – entrando nel merito della ripartizione dell’eredità di Silvio Berlusconi – è andato il 30% dell’intero patrimonio, in parti uguali; mentre il restante 70% è stato diviso – nuovamente in parti uguali – tra i cinque figli: dunque, il 14% a testa che ha creato profonde (e stranamente non contestate) fratture tra i primi e i secondi figli; mentre a livello economico sono stati disposti anche 100 milioni a testa per il fratello Paolo e per l’ultima compagna Fascina, oltre ad altri 30 milioni per Dell’Utri.



Per quanto riguarda Fininvest – il colosso degli investimenti creato dallo stesso Silvio Berlusconi – e le sue quote, la maggioranza è stata lasciata nuovamente a Marina e Pier Silvio (attualmente rispettivamente Presidente della società e di Mondadori e Amministratore Delegato di Mediaset), insieme ora al 53% con due quote uguali; mentre il restante 47% è stato lasciato ai tre fratelli più piccoli, nati da Veronica Lario.

Grosso modo, la medesima ripartizione vista in Fininvest è stata confermata anche per il resto dell’eredità di Silvio Berlusconi: ad esempio il 60% del suo vasto patrimonio economico ed immobiliare – tra proprietà, ville, patch, quadri, conti correnti e tutti i più o meno noti immobili – è andato a Marina e Pier Silvio e il restare 40% agli altri tre figli. Si parla di proprietà, ville, patch, quadri, conti correnti e ancora diversi immobili.