Mamma e fratelli di Ermal Meta, chi sono? Così la famiglia è arrivata in Italia: "Merito della gentilezza di due persone..."

Ermal Meta ha raccontato in più di un’occasione di essere arrivato in Italia nel 1994, in traghetto. Fu la mamma a tornare in Albania per prendere lui e i suoi fratelli, portandoli in Italia uno alla volta. La donna, infatti, era arrivata in Italia diverso tempo prima, con dei documenti falsi. La donna era stata costretta a lasciare il Paese dopo l’abbandono del marito, un uomo violento che aveva fatto vivere l’inferno a lei e ai suoi figli. Fatmira Borova, detta Mira, è la mamma di Ermal Meta, che ha sempre combattuto per il bene di tutti i suoi figli, facendo immensi sacrifici. Una volta, ad esempio, fece un prestito per comprare ad Ermal la tastiera che lui desiderava da tempo.



L’amore di Ermal Meta per la musica nasce proprio dalla mamma Mira. La donna, infatti, era primo violino dell’orchestra di Fier, in Albania. Dopo l’abbandono del marito, che picchiava lei e i suoi figli, la donna fu costretta a raggiungere l’Italia con un passaporto falso nella speranza di donare una vita migliore a Ermal Meta e ai suoi fratelli.



Ermal Meta, mamma e fratelli: “Noi salvi grazie a due atti di gentilezza”

La storia che ha portato Ermal Meta e i suoi due fratelli in Italia è ricca di gentilezza e altruismo: furono due sconosciuti, infatti, ad aiutare Mira, la mamma del cantante, senza un secondo fine. Come raccontato proprio da Ermal a Le Iene, un giorno la mamma fu fermata in strada e un uomo si offrì di aiutarla a lasciare il Paese, con un passaporto falsò. Perciò la donna lasciò i suoi figli alla mamma, in Albania, e andò in Italia, con l’obiettivo di stabilirsi e poi tornare a prenderli, come poi più avanti fece.



Sulla nave, però, ogni passaporto venne controllato e un ufficiale si accorse che il suo era finto. Nonostante ciò decise di aiutare lei e i suoi tre figli, dei quali mostrò la foto, nella speranza di suscitare tenerezza nel cuore di quell’uomo. Due atti di gentilezza, come ama ricordare Ermal Meta, che hanno salvato quattro vite.