Fabrizio Corona, la Corte d'Appello di Milano ha confermato la condanna per diffamazione ai danni di Mauro Icardi, Wanda Nara e Marcelo Brozovic
Conferma in appello la condanna Fabrizio Corona per la diffamazione ai danni di Marcelo Brozovic, Wanda Nara e Mauro Icardi. Il caso scoppiò nel 2019, quando sul sito dell’ex re dei paparazzi venne pubblicato un articolo in cui rivelò alcuni retroscena relativi al divorzio tra l’attaccante argentino e la moglie, spiegando che dietro c’era un presunto tradimento, tirando in ballo il centrocampista e compagno di squadra del primo.
Dopo l’uscita della notizia, Corona venne denunciato per diffamazione, con il processo di primo grado al tribunale di Milano che si è concluso con il riconoscimento della responsabilità dell’imputato. La terza sezione penale della Corte d’Appello di Milano ha ribadito la condanna per Corona, che è tenuto anche al pagamento di una multa di 1.500 euro, oltre alle spese legali.
FABRIZIO CORONA CONDANNATO, LA SODDISFAZIONE DI WANDA NARA
In attesa che vengano depositate le motivazioni di quest’ultima decisione, l’avvocato Giuseppe Di Carlo, che rappresenta Nara, all’Adnkronos, ha espresso la soddisfazione della sua cliente per la decisione in appello. Oltre a ritenere che le sue ragioni siano state riconosciute, l’ex moglie di Icardi ha fatto sapere tramite il suo legale che questa decisione ha anche rafforzato la sua fiducia nella giustizia.
La vicenda rischiava di chiudersi con un’archiviazione, visto che la procura di Milano inizialmente aveva chiesto che il caso venisse chiuso, ma decisiva è stata l’opposizione dell’avvocato Danilo Buongiorno, il cui ricorso venne accolto, così si è arrivati al processo, che nei primi due gradi di giudizio ha dato ragione ai querelanti.
IL NODO DEI RISARCIMENTI
Peraltro, il processo di primo grado si era concluso anche con una decisione sui risarcimenti, subito esecutivi nei confronti delle parti offese. Ad esempio, Corona venne condannato a risarcire gli ex coniugi con 7.500 euro ciascuno, mentre 5mila euro è la somma stabilita per il croato. Ma si tratta di provvisionali che vennero decise in via anticipata, perché la quantificazione definitiva del danno non patrimoniale sarà elaborata da un giudizio civile separato.