Fabrizio Moro ripercorre gli alti e bassi della sua carriera: "Il successo non è fare una canzone e raggiungere le vette, quella è una cosa diversa..."
Fabrizio Moro sbarca al Tim Summer Hits 2023: il cantautore romano uno degli ospiti più attesi
Cresce l’attesa per l’esibizione di Fabrizio Moro al Tim Summer Hits 2023. Il cantautore romano non vede l’ora di portare tutta la sua energia in una serata all’insegna della leggerezza, dell’intrattenimento e soprattutto della sua amata musica. Una carriera tra alti e bassi, scandita dalla capacità di non arrendersi mai, di sapersi rinnovare e prendersi le sue rivincite. Eppure Fabrizio Moro è convinto di aver avuto una carriera al di sotto delle sue possibilità.
“Meritavo di più, ma non faccio parte del giro che conta. Ho fatto il facchino e il meccanico”, ha raccontato in una interessante intervista al Messaggero. “Mi hanno snobbato”, tuona il cantautore romano, lanciando una vera e propria stoccata al sistema musica. “Non sono mai entrato nel circoletto di quelli che contano”, ha ribadito Moro. “C’è stato snobismo. Gli addetti ai lavori dicevano: ‘Ma Moro canta ancora’?”.
Fabrizio Moro, carriera tra alti e bassi, ma i capolavori sono tanti
Una carriera costruita step by step, Fabrizio Moro non si è mai fatto abbattere dai momenti di difficoltà e nel corso degli anni ha sfornato delle vere e proprie perle musicale. Basti pensare a brani del calibro di “Pensa”, “Eppure mi hai cambiato la vita”, “Portami via” e “Non mi avete fatto niente”, con cui nel 2018 si è aggiudicato il Festival di Sanremo insieme a Ermal Meta.
Ma per Fabrizio Moro il vero successo “non è fare una canzone e raggiungere le vette”. “Quello è un successo diverso”, ha spiegato a Today. “Il vero successo è durare nel tempo, non demordere e non abbatterti quando arrivano i momenti difficili, perché arrivano per tutti, quello dipende da dove arrivi. Le tue spalle diventano molto larghe e riescono a sostenere un peso enorme se hai faticato, perché se non hai faticato è difficile sostenere certe dinamiche”.
