Nel film biografico “Hammamet”, diretto da Gianni Amelio e uscito in sala nel 2020, viene raccontata la storia di Bettino Craxi ma nessuno dei personaggi ispirati alla realtà è chiamato con il suo nome proprio. Tra questi c’è anche Fausto Sartori che però, a differenza di tanti altri, non fa riferimento neppure ad un personaggio reale: si tratta infatti di un espediente narrativo pensato per creare una figura, quella dell’antagonista. Interpretato da Luca Filippi, nella pellicola con Pierfrancesco Favino come protagonista, Fausto Sartori è il figlio di un politico socialista che si è tolto la vita durante Mani Pulite. Così come il figlio, neppure questo fantomatico padre è mai esistito.
Nel film “Hammamet”, Fausto Sartori si presenta in Tunisia per consegnare all’ex presidente del Consiglio Bettino Craxi una lettera. Fausto sarebbe l’unico figlio di Vincenzo Balsamo, ex tesoriere morto suicida in seguito allo scandalo di Tangentopoli. Nel film rappresenta un ragazzo malato, affetto da problemi psichici, che al presunto Craxi consegna una lettera nella quale il defunto padre denunciava tutti gli illeciti del partito. Nel film, il presidente prende sotto la propria protezione il giovane ma questo, nonostante l’amicizia di Craxi, decide di comprare una pistola per ucciderlo.
“Hammamet”, chi è Fausto Sartori: è esistito nella realtà?
Alla fine del film Bettino Craxi, protagonista di “Hammamet”, rivela a Fausto Sartori di essere a conoscenza del fatto che lui nasconde una pistola che intende usare contro di lui. Gli propone allora uno scambio: quello di raccontargli i segreti del suo operato mai rivelati prima in un video inedito, ricevendo in cambio la possibilità di rimanere in vita senza essere ucciso. Fausto Sartori, alla fine di “Hammamet”, sparisce nel nulla dopo aver accettato la proposta del presidente. Ricordiamo che però questo personaggio non è esistito davvero: si tratta infatti di un’invenzione del regista ai fini narrativi.