Tra le festività di dicembre in tutto il mondo c’è una celebrazione recente. Ci riferiamo a Kwanzaa, che in Swahili vuol dire “primi frutti”. Si tratta di una festività di 7 giorni che comincia il 26 dicembre e termina il 1° gennaio. Fu istituita nel 1966 da Maulana Karenga, uno dei leader del movimento per i diritti degli afroamericani negli Stati Uniti. Nelle intenzioni del fondatore questa festività rappresenta un’occasione per riavvicinare le comunità afroamericane statunitensi alle loro radici culturali nel continente africano.
Questa festa, che esiste solo negli Stati Uniti, non ha contenuti religiosi, ma è dedicata ai valori della famiglia, al lavoro e all’autodeterminazione, oltre che alla cooperazione. Il significato di Kwanzaa non è religioso né intende contrapporsi ad altre festività, a partire dal Natale. Il simbolo principale della festa sono 7 candele colorate, che vengono accese una per volta, durante la settimana di festa. (agg. di Silvana Palazzo)
FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO, IN THAILANDIA “ELEFANTI BABBI NATALE”
Continua il nostro magico viaggio nelle festività di dicembre in tutto il mondo, ormai quasi giunto agli sgoccioli. A 24 ore dal 25 dicembre non potevamo che dedicarci al Natale in questo focus, ed in particolare, al Natale thailandese. Nella nazione del sud est asiatico vi è una tradizione alquanto bizzarra, ovvero, vestire gli elefanti da Babbo Natale, per portare i doni ai bambini delle scuole di Auttahaya. Gli elefanti in questione, come scrive Meteoweb, sono del Royal Elephant Palace, e quest’anno, vista la pandemia di covid in corso, si è deciso di distribuire delle mascherine, dei dispositivi di protezione individuale.
La tradizione degli elefanti Babbi Natale, senza dubbio fra le più strambe delle festività di dicembre in tutto il mondo, è spesso e volentieri criticata dagli animalisti: “Dà un’immagine davvero errata di questi animali complessi e minacciati di estinzione agli occhi dei bambini – accusa Jan Schmidt Burbach, veterinario intervistato dall’Afp – gli elefanti vengono percepiti come clown, invece degli animali selvatici che biologicamente sono”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO: ISLANDA, IL NATALE CON GLI JÓLASVEINAR
Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta delle festività di dicembre in tutto il mondo ed è tempo di andare a conoscere meglio la tradizione islandese. Nel Paese nordico infatti non esiste un solo Babbo Natale, ma ben 13: parliamo degli jólasveinar. Queste creature sono ovviamente dei personaggi di fantasia e fanno parte della storia e del folklore natalizio islandese. Gli jólasveinar sono simili a dei folletti o a dei piccoli orchi e sono vestiti con abiti da contadini. Secondo la tradizione islandese, dal 12 dicembre al 24 dicembre scendono uno alla volta dalle montagne in paese per combinare scherzi e per poi ripartire, sempre a uno ad uno, tra il 25 dicembre e il 6 gennaio. Nati per spaventare i bambini, gli jólasveinar sono diventati più “buoni” nel corso degli anni, tanto che i più piccoli lasciano le proprie scarpe all’eterno delle case nella speranza che lascino dei dolcetti. (Aggiornamento di MB)
FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO, LA VIGILIA DI NATALE IN POLONIA
La vigilia di Natale in Polonia merita senza dubbio di essere menzionata su queste pagine, approfittando del nuovo Doodle di Google riguardante le festività di dicembre in tutto il mondo. Il 24 è il giorno più importante nella nazione incastonata fra l’ex blocco sovietico e il mondo occidentale, e coincide con il giorno in cui si addobba l’albero di Natale. La tradizione è però esclusivamente riservata ai più grandi in quanto i bimbi vengono mandati in missione a scrutare il cielo: appena compare la prima stella devono avvisare i grandi, di modo che il grande cenone natalizio possa partire.
La tavola è apparecchiata con un posto in più rispetto ai commensali, questo come richiamo allo spirito di ospitalità, ma anche come riferimento agli spiriti dei defunti, mai dimenticati dai loro famigliari. Inoltre, sotto la tovaglia viene messo del fieno, a richiamo della mangiatoia dove nacque Gesù, e si ritiene anche che sia di buon auspicio. Una “chicca” che rende magica questa tradizione tipicamente polacca in tutte le varie festività di dicembre in tutto il mondo.
FESTIVITÀ DI DICEMBRE IN TUTTO IL MONDO, LA TRADIZIONE DELL’OPLATEK
Prima della cena, tutti i partecipanti devono scambiarsi gli auguri tenendo in mano un pezzo di cialda benedetta e decorata per Natale, il cosiddetto oplatek, una sorta di “ostia”, che è simbolo di pace e di riconciliazione. Infine, come ricorda Meteoweb, arriva il momento della vera e propria cena, a cui però si può partecipare solo dopo un digiuno di 24 ore: ma niente paura, ci saranno ben 12 portate, una per ogni mese dell’anno, e se non le si assaggia tutte si rischia di vivere un anno di sventure. A livello di pietanze, è bandita la carne sulle tavole dei cattolici, e non deve mai mancare il pesce, in particolare la carpa, di solito servita fredda o in gelatina. Altro must sulle tavole natalizie dei polacchi è l’aringa con panna acida, mostarda, cipolle, mele o uva sultanina e pomodori. Altro piatto tipico della vigilia di Natale polacca sono le zuppe, a cominciare dal barszcz, a base di barbabietole e servita insieme a dei ravioli ai funghi. Un Natale, quello in Polonia, che merita senza dubbio di essere vissuto fra le tante festività di dicembre in tutto il mondo.