Continua ad essere di attualità lo scambio di accuse a distanza tra Francesco Totti e Ilary Blasi. I due, in crisi dal 2021, come ha raccontato lo stesso giocatore, non smettono di lanciarsi frecciatine, l’ultima partita proprio dall’ex giocatore della Roma in un’intervista al Corriere della Sera. Raccontando di essere stato tradito per primo da Ilary, l’ex attaccante ha svelato: “Mi ha fatto seguire da un investigatore privato. Persone a lei vicinissime mi hanno messo le cimici in macchina e il gps per sapere dove andavo, quando bastava che me lo chiedesse”.
L’ingegner Michele Vitiello, consulente informatico forense e professore di Informatica di base e Metodologia di acquisizione delle prove presso l’Uninettuno di Roma, ha spiegato a “Ore 14” che tipo di strumentazione può essere posizionata nella macchina di altre persone per venire a conoscenza della posizione attraverso il Gps, ma non solamente. Tali strumenti permettono inoltre di rilevare immagini e suoni provenienti dall’auto grazie a telecamere e microfoni nascosti, così piccoli da essere impossibili da vedere.
Totti-Blasi e le cimici: strumenti per controllare il partner
Il professor Vitiello a “Ore 14” ha anche spiegato: “Il Gps si utilizza per posizionarlo sotto un’auto. È magnetico, è una calamita forte. Alcuni che lo installano, più professionali, mettono anche calamite aggiuntive. Ha una sim all’interno che permette di monitorare da remoto il veicolo che si sposta e dunque chi c’è dentro. Se ho accesso al veicolo posso metterne uno interno, anche nel bagagliaio. Se vogliamo fare qualcosa di un pochino più sofisticato si possono mettere cimici vere e proprie collegate all’auto, agli impianti elettrici… C’è anche una mini-videocamera che può essere occultata all’interno di una radiosveglia e così via. C’è infine un microregistratore piccolo 2 centimetri. Ci sono micropenne con microfoni e videocamere”.
Nel caso di Totti e Ilary Blasi non è noto se e quale tecnologia sia stata, ipoteticamente, utilizzata, ma a detta dell’ex attaccante, la ex moglie lo avrebbe spiato così, con le cimici. E come ci si accorge di avere all’interno dell’auto strumenti di questo tipo? L’esperto ha proseguito: “Si può scansionare tutta la rete per cogliere le radiofrequenze e capire se vi siano o meno delle microspie in un ambiente. Ci sono anche termo-camere che permettono di cogliere le variazione di temperatura o il controllo visivo”.