Frigorifero Solidale al Sermig di Torino: una lodevole iniziativa quello del servizio missionario giovani del capoluogo piemontese
È stato presentato ufficialmente nella giornata di martedì 25 novembre 2025 quello che viene considerato il primo Frigorifero Solidale d’Italia. Si tratta di un classico quanto speciale grande elettrodomestico che fa parte del programma Cuki Save the Food, il programma di Cuki, specialisti nella conservazione degli alimenti, che ha come obiettivo primario la responsabilità sociale. Tenendo conto dell’enorme spreco di cibo in tutto il mondo, basti pensare che solo nel nostro Paese ogni anno vengono buttate più di 4 milioni di tonnellate di prodotti all’anno, il Frigorifero Solidale ha come obiettivo quello, appunto, di salvaguardare il cibo: ma come ci riesce?
Lo si trova presso il Sermig (il Servizio Missionario Giovani) in quel di Torino, precisamente nell’Emporio Speranza, e ha l’obiettivo di donare ben 240 piatti pronti, 60 pronti dal martedì al venerdì, per 4 giorni a settimana. Si tratta di prodotti che vengono dati alle famiglie bisognose che si rivolgono all’Arsenale della Pace, all’interno dello stesso Sermig, bisognosi che fanno ovviamente molta fatica ad arrivare a fine mese.

FRIGORIFERO SOLIDALE, COME FUNZIONA
Attraverso delle istruzioni scritte in varie lingue, chiunque abbia il diritto può portarsi a casa i piatti pronti e cucinarli, consumandoli in totale sicurezza, e si tratta dell’ennesima iniziativa lodevole del Servizio Missionario Giovani torinese, nato nel 1964 e capace in questi 61 anni di dare vita a una serie praticamente infinita di iniziative benevole, soprattutto per quanto riguarda la distribuzione di cibo e alimenti.
Un grosso aiuto arriva da Cuki, che fornirà a titolo gratuito gli strumenti per conservare il cibo e permettere anche di cuocerlo, le famose vaschette “argentate” perfette appunto per prendere il prodotto, metterlo nel forno, e poi – una volta pronto – cibarsene direttamente. Inoltre sono presenti le etichette con ingredienti, allergeni e le date di produzione e conservazione. Per il Sermig si tratta di uno “straordinario progetto di innovazione sociale”, ma anche di un modello che può essere imitato e che ha come obiettivo quello di recuperare il cibo buono e fresco dai mercati cittadini per poi donarlo a chi ne ha più bisogno.
