Gabriel Garko, chi è: gli esordi come modello, poi il mondo del cinema e della tv con i grandi successi. Nel 2020 la rivelazione sull'orientamento sessuale
Nato a Torino nel 1972, Gabriel Garko ha cominciato da giovanissimo a sfilare in vari concorsi di bellezza, venendo eletto nel 1990 come Mr. Settimo torinese, appunto il più bello della sua città: titolo seguito, l’anno successivo, da quello di più bello d’Italia. Protagonista di fotoromanzi, Garko ha cominciato poi a recitare, prestando il volto a diverse fiction televisive e film, come il cinepanettone “Paparazzi” di Neri Parenti. Protagonista anche di un calendario di nudo nel 2002, è stato diretto anche da Tinto Brass e Franco Zeffirelli nei film “Senso ’45” e “Callas forever”, con scene di nudo integrale.
Il vero e proprio successo, per Gabriel Garko, è arrivato nel 2006 con la serie tv campione d’ascolti “L’onore e il rispetto”, dove ha recitato tra gli altri con Manuela Arcuri, con la quale ha vissuto un’intensa storia d’amore. Varie, oltre a questa, la fiction di grande successo nelle quali ha recitato Gabriel Garko, come anche “Il peccato e la vergogna” e “Rofoldo Valentino”. In tv anche non sono mancate le esperienze per Garko: nel 2022, ad esempio, è stato ospite di Ballando con le stelle come concorrente. Nel 2020 ha invece partecipato al Grande Fratello Vip e proprio nel corso di quella esperienza ha fatto coming out, annunciato di aver avuto relazioni con uomini, anche famosi, come Gabriele Rossi, suo collega.
Gabriel Garko, la rivelazione: “Non volevo fare coming out”
Parlando a “Ciao Maschio”, Gabriel Garko ha rivelato: “Fosse stato per me, per come ragiono io e per quanto sono riservato, il famoso coming out, non l’avrei mai fatto”. Eppure, fu in qualche modo “costretto” a farlo perché altrimenti lo avrebbero detto terzi soggetti per lui. Nonostante non volesse farlo, Gabriel Garko si è detto “liberato” dopo aver reso noto il suo orientamento sessuale ed essere tornato alla sua vita nella maniera più naturale possibile, senza che qualcosa cambiasse o che lui venisse percepito in maniera diversa.