Chi è Gaetano Maranzano, reo confesso killer di Paolo Taormina: affascinato dalla vita criminale, in un video su TikTok richiamava Totò Riina

Sembra aver parzialmente ammesso le sue responsabilità fornendo anche una nuova versione – attualmente al vaglio degli inquirenti – di quanto accaduto a Paolo Taormina, il 28enne Gaetano Maranzano arrestato alle prima luci della giornata di oggi nell’abitazione a Palermo che condivide con la sua compagnia e con la figlia nata dal loro amore: un racconto per ora ritenuto piuttosto credibile dagli inquirenti e che fornirebbe anche una vaga spiegazione sulle ragioni che avrebbero spinto Gaetano Maranzano a compiere l’omicidio.



Facendo un passo indietro, è utile ricordare che di Paolo Taormina si parla dalla tarda serata di ieri, sabato 11 ottobre 2025: il ragazzo 21enne, infatti, secondo alcune ricostruzioni sarebbe intervenuto per sedare una violenta rissa davanti al locale di Palermo in cui lavorava che vedere una singola vittima accerchiata da più individui; tutto prima di essere mortalmente ferito da – secondo la sua stessa ammissione – Gaetano Maranzano.



Chi è Gaetano Maranzano, reo confesso killer di Paolo Taormina: l’omicidio legato a dissapori amorosi

Inizialmente sulla morte di Taormina si era detto che era stato raggiunto da un singolo colpo di pistola alla testa e – non a caso – nell’abitazione di Gaetano Maranzano gli inquirenti ne avrebbero trovata (e sequestrata) una posseduta illegalmente sulla quale verrà effettuato il test balistico; ma stando alle ultime indiscrezioni sembra anche che si stia vagliando l’ipotesi che il colpo mortale sia stato inflitto con un coltello.

Paolo Taormina, ucciso a Palermo (Foto: web)

Comunque sia, Gaetano Maranzano ha ammesso di aver ucciso Taormina senza dilungarsi in particolari dettagli sull’accaduto: secondo il suo racconto, avrebbe casualmente notato il 21enne nel momento in cui stava sedando la rissa (ma anche questa, per ora, non trova riscontri che possano confermarla) e dato che in passato “aveva importunato la mia ragazza“, il 28enne avrebbe – sostiene lui stesso – perso la testa e ucciso il contendente amoroso.



La versione di Gaetano Maranzano è attualmente al vaglio degli inquirenti e proseguono le analisi delle telecamere di sorveglianza per confermare l’esatta dinamica dell’accaduto; mentre nel frattempo l’analisi dei social del reo confesso assassino sembrano descriverlo come un soggetto interessato alla malavita, spesso ritratto nelle foto con collane e braccali d’oro e con un video postato poco dopo l’omicidio con un audio tratto dal film “Il capo dei capi” dedicato a Totò Riina.