A Storie di sera si torna a parlare dei gemelli di Cutro: i piccoli spariti dopo la nascita, forse venduti a famiglie facoltose

Dopo aver recentemente portato alla luce la misteriosa storia dei gemelli di Cutro, la trasmissione “Storie di sera” tornerà oggi – lunedì 24 novembre 2025 – a occuparsi della vicenda con nuove testimonianze che confermerebbero quanto raccontato dai figli della signora Lucia Iefalo Maviglia e avvalorerebbero l’esistenza di una presunta tratta di neonati, venduti – secondo le ipotesi della trasmissione di Eleonora Daniele – a famiglie facoltose all’insaputa dei loro genitori biologici.



Partendo dal principio, è bene ripercorrere il poco che sappiamo sulla storia dei gemelli di Cutro, messi al mondo nel 1969 dalla signora Lucia Iefalo Maviglia presso l’ospedale “vecchio” di Crotone (oggi trasformato in un teatro): il parto fu piuttosto complesso, ma dopo un’estenuante battaglia i gemelli di Cutro vennero al mondo, visti dalla cognata della madre che più tardi confermerà alla donna il loro (apparente) buono stato di salute.



Al di là della felicità per la nascita dei gemelli di Cutro, però, la signora Iefalo attraversò altre complicazioni post-partum che la costrinsero a restare in ospedale per diverso tempo e – forse soprattutto – a firmare diversi moduli senza neppure leggerne il contenuto: in questo tempo, la donna venne informata che i gemelli di Cutro erano stati provvisoriamente chiamati Mario e Franca ed erano stati trasferiti all’ospedale di Catanzaro, unico nell’area provvisto di incubatrice.

Il mistero dei gemelli di Cutro: nuove testimonianze avvalorano la tesi della vendita dei neonati

Una storia – verrebbe da pensare – come tante altre, ma che diventa surreale nel momento in cui finisce la degenza della signora Iefalo e viene informata che i gemelli di Cutro erano deceduti: i loro corpi, però, non vennero mai riconsegnati alla famiglia e l’ospedale di Crotone si fece carico della sepoltura, chiedendo al cugino del padre dei piccoli di fornire loro una sola bara per espletare le pratiche; tutto con un’incongruenza tra le cartelle cliniche dei gemelli di Cutro, che riportano lo stato “nati vivi”, e i documenti depositati in comune in cui si legge “deceduti”.



La cartella clinica dei gemelli di Cutro (Foto: Storie di sera)

Dal conto suo, la signora Iefalo non è riuscita a scoprire la verità su cosa sia successo ai gemelli di Cutro con una battaglia che è stata recuperata dai suoi figli, giunti infine nello studio di Eleonora Daniele: l’ipotesi – potenzialmente confermata anche da tantissimi altri racconti simili emersi in questi mesi – è che l’ospedale vecchio di Crotone avesse messo in piedi un vero e proprio sistema di vendita dei neonati (ovviamente a beneficio dello stesso nosocomio e non delle famiglie); avvalorata anche da quel misterioso biglietto ricevuto dalla signora Iefalo in cui un sedicente “onorevole” le fece gli auguri per la nascita e la ringraziò.