Il video messaggio di Giorgia Meloni al Congresso della Lega 2025: "Governo compatto fino al 2027”, rilancia programma Cdx, sfida UE su dazi e Green
DOPO MUSK E LE PEN ANCHE GIORGIA MELONI: IL CONGRESSO DELLA LEGA “ENTRA” NELLA POLITICA INTERNAZIONALE
Ospite d’onore in collegamento alla giornata conclusiva del Congresso Federale della Lega a Firenze la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha inviato un video messaggio dove ribadisce la piena unità e compattezza del partito con tutte le sue componenti, sposando molte proposte e linee del Carroccio specie in questi ultimi mesi molto convulsi tra guerre, piani di pace e riarmo oltre che emergenza dazi commerciali. E dopo Elon Musk e Marine Le Pen, la presenza della Premier conferisce al Congresso leghista – che ha riconfermato Matteo Salvini alla guida del partito fino al 2029 – la centralità nella politica internazionale.
Niente controdazi agli Usa (anche se sbagliano a colpire l’Europa con le tariffe commerciali), critica feroce contro il Green Deal e le barriere interne dell’UE, rilancio del programma di Governo e promessa per un impegno «pancia a terra» per la tenuta della maggioranza fino alla fine della Legislatura: nessuno strappo con Salvini e con la Lega, Giorgia Meloni nei 4 minuti di video messaggio al Congresso ringrazia l’esercizio di democrazia vivo e vitale che dimostra il raduno leghista, sottolineando come questo non abbia distolto dagli impegni dello stesso Governo.
Secondo la Presidente del Consiglio, la coesione e compattezza del Centrodestra continuano a dare la forza di costruire un vero sviluppo per il Paese, ridando all’Italia quella centralità internazionale che «per troppi anni ci è stato negato». Per Meloni è solo così che è possibile proseguire il cantiere delle grandi riforme in campo, dal Premierato all’Autonomia differenziata: «questo ci divide dalla sinistra, noi condividiamo la stessa visione del mondo e siamo al governo per rispettare gli impegni presi con i cittadini». La riforma elettorale e istituzionale con un Premierato forte non può staccarsi dall’attenzione per il territorio, da qui la conferma dell’Autonomia del Ministro Calderoli come base portante dell’azione di Governo.
“COMPATTI FINO A FINE LEGISLATURA”: IL PROGRAMMA STILATO DALLA PREMIER MELONI IN UNITÀ CON LA LEGA
«Andremo avanti, pancia a terra, fino alla fine della legislatura»: la compattezza del Governo, ribadita più volte da Giorgia Meloni al Congresso della Lega, è un tema chiave su cui incardinare tutte le prossime riforme. Assieme alla lotta per l’Autonomia delle Regioni nelle materie riconosciute dai LEP, un altro impegno rilanciato dalla leader FdI è la riforma della giustizia («contro le correnti politicizzate della magistratura»), quella per combattere l’immigrazione illegale e ridurre gli sbarchi irregolari sulle coste.
Meloni conferma il ddl Sicurezza – che pure qualche attrito tra Lega e Quirinale aveva generato negli scorsi giorni – specie nella parte rivendicata da Salvini, ovvero l’aiuto alle spese legali per le forze dell’ordine sotto procedimento, ma rivendica la Premier anche un fisco più agile ed equo: «combattiamo la vera evasione» aiutando le imprese a creare sviluppo con occupazione di qualità.
Ringraziando l’amico Matteo Salvini, Giorgia Meloni rivendica la necessità di rispondere con dialogo oculato all’emergenza dei dazi: seppure sbagliata la politica commerciale di Trump, la leader FdI si unisce al Carroccio nell’invocare un dialogo serrato, dato che i contro-dazi sono del tutto dannosi e inutili. Sostegno alle imprese italiane e richiesta con forza all’Europa che cessi le troppe barriere e regole interne che hanno creato dazi “europei” ben più complessi e gravosi di quelli ora annunciati dagli Stati Uniti: «rivedere con forza le norme ideologiche del Green Deal», attacca Meloni al termine del suo discorso, «sono dei dazi interni che si sommano a quelli esterni».