Tutto su Giulia e Paolo, i figli di Carlo Verdone: per un periodo della loro vita entrambi hanno "seguito" le orme del padre, ma poi...
Giulia e Paolo Verdone, così simili così diversi: chi sono i figli del celebre regista e attore Carlo Verdone
Forse non tutti sanno che Carlo Verdone è padre di due figli, Giulia e Paolo, nati dal matrimonio con Gianna Scarpella. Giulia è venuta al mondo nel 1986 e, dopo aver condiviso un percorso professionale vicino al padre, prima dietro la macchina da presa e poi in ruoli più dietro le quinte, ha deciso di abbandonare il mondo dello spettacolo per intraprendere la professione di dietista. Una carriera a cui sta dedicando anima e corpo, con una passione fuori dal comune.
“Come dietista clinica, mi occupo di nutrizione applicata a specifiche patologie e, in questo contesto, utilizzo la nutrigenetica, che fornisce parametri per creare piani alimentari personalizzati. Il nostro DNA rivela le nostre sensibilità e predisposizioni, comprese le carenze nutrizionali”, ha raccontato la figlia di Carlo Verdone. Anche Paolo ha fatto un’incursione nel settore cinematografico, per poi intraprendere una carriera come dirigente ministeriale.
Giulia e Paolo Verdone, il loro percorso “lontani” da papà Carlo Verdone
La primogenita Giulia è felicissima di aver intrapreso una strada diversa da papà Carlo, anche se quegli anni al suo fianco rimangono ricchi di bei ricordi. “Per fare bene questo lavoro bisogna avere talento e io non ho mai creduto di averne”, ha raccontato tempo fa a Vanity Fair a Carlo Verdone. “E poi non ho mai avuto un vero interesse per lo spettacolo, né sentito una spinta di questo tipo. Nelle mie prime esperienze di lavoro ho preferito stare dietro, nella parte organizzativa“, le sue parole.
Per quanto riguarda il secondogenito, Paolo Verdone, si hanno pochissime informazioni, Nato nel 1988, ha avuto alcune piccole parti nei film del padre, tra cui “Gallo Cedrone”, “Grande, grosso e… Verdone”, e “Io, loro e Lara”. In seguito ha realizzato colonne sonore per diversi cortometraggi e ha ricoperto ruoli dirigenziali nel Ministero dei Beni Culturali durante il terzo mandato di Dario Franceschini.
