Gabriele Gravina sulla penalizzazione del Taranto si espone come disgrazia per il calcio italiano e che non può più ripetersi
Gravina sulla penalizzazione del Taranto, le parole del presidente della Figc
Poche settimane fa è stato rieletto come presidente della Figc e ora parla Gabriele Gravina sulla penalizzazione del Taranto, arrivata il mese scorso insieme ad una per il Turris, per il Rimini e per il Novara, quella per il club pugliese è stata la più dura 9 punti che sommata a quella di inizio anno porta a 19 i punti di penalizzazione complessivi dovuta dal mancato pagamento di diverse mensilità degli stipendi di giocatori, allenatore e staff.
Il presidente della Figc ha commentato la situazione del club sottolineando il dispiacere per l’accaduto che allo stesso tempo però rappresenta un problema per tutto il calcio italiano. “Sono profondamente amareggiato per i tarantini, ma quello che sta accadendo rappresenta un danno per l’intero calcio italiano”
Gravina commenta poi la complicata stagione nella Serie C che ha visto diverse penalizzazioni e due squadre a rischio estromissione evidenziando l’intenzione di aprire alla possibilità di nuove riforme per aiutare le società sportive più piccole che spesso rischiano di trovarsi in difficoltà economica. “Non possiamo più permetterci una stagione come questa, con penalizzazioni e criticità evidenti nell’onorare gli obblighi economico-finanziari.
L’obiettivo è la sostenibilità del calcio professionistico. Abbiamo iniziato ad agire sul tema delle iscrizioni e sul controllo di gestione per ridurre l’impatto eccessivo del costo del lavoro allargato sul fatturato dei club.”
Le parole dell’allenatore del Taranto sulla penalizzazione e la situazione Turris
Gravina sulla penalizzazione del Taranto è solo l’ultimo ad esporsi, infatti lo stesso allenatore si è espresso più volte raccontando la difficoltà di lavorare in un ambiente societario instabile come quello in cui si trova, con dei giocatori che non possono essere tranquilli e concentrati sul campo visti gli altri tipi di problematiche che devono affrontare e con diversi punti di penalizzazione che rendono vano il lavoro fatto sul campo.
Il tecnico però ha sempre dichiarato di voler difendere i tifosi e i suoi calciatori e per questo non darà le dimissioni ma resterà alla guida del Taranto fino a fine stagione per poi vedere quale sarà la fine che farà la società.
Situazione simile è quella che vive il Turris al penultimo posto, sopra il Taranto, e dove il non pagamento degli stipendi ha portato una specie di rivolta da parte dei giocatori che hanno deciso di abbandonare gli allenamenti in più occasioni e all’aumento della possibilità di vedere la squadra esclusa dal campionato corrente andando così a stravolgere la classifica. Quelli che però andrebbero a perdere di più, come ogni volta in situazioni simili, sono i tifosi che vedrebbero la loro squadra esclusa dalla competizione.
