Grant Shapps, segretario dalla Difesa del Regno Unito, ha messo in guardia il mondo dalle guerre che si susseguiranno da qui a 5 anni, puntando il dito contro Russia, Cina, Iran e Corea
Grant Shapps, segretario dalla Difesa del Regno Unito, nel corso del suo primo discorso pubblico del 2024, ha parlato del futuro del mondo, fatto di guerre sempre più frequenti, estese e distruttive. Una tendenza, sostiene nel discorso citato dall’Independent, che è partita con le recente tensioni in Ucraina e in Medio Oriente, che hanno dimostrato come il mondo sia in realtà più bellicoso di come è stato descritto nel corso degli ultimi decenni.
“Tra cinque anni potremmo trovarci davanti a più teatri di guerra“, ha affermato Shapps, sottolineando in particolare il possibile ruolo che potrebbero giocare “Russia, Cina, Iran e Corea del Nord“. L’era che si è aperta con i conflitti in corso in Ucraina e Medio Oriente segna, secondo il segretario britannico, la “chiusura del cerchio” che si era aperto dopo la caduta del muro di Berlino, segnando il passaggio “dal mondo del dopoguerra, a quello prebellico”. Shapps ha anche sottolineato che allo stato attuale delle guerre, la comunità internazionale dovrebbe aspettarsi nuovi scontri nel Mar Rosso, tra USA e Regno Unito da un lato e, dall’altro, i ribelli Houthi, che hanno “una connessione molto chiara” con l’Iran.
Shapps: “Continueremo a sostenere l’Ucraina”
Shapps, nel suo discorso, sempre soffermandosi sulle guerre attualmente in corso, ha sottolineato che continuerà l’invio di aiuti a Kiev. Oltre all’addestramento di 60mila soldati ucraini, verranno inviati anche sostegni per 2,5 milioni di sterline, aumentando la preoccupazione dell’esercito di rimanere completamente a corto di munizioni e armamenti avanzati, soprattutto dopo che un recente ordine di attrezzature fatto dal Regno Unito è stato ritardato.
Secondo Shapps, seguendo l’esempio britannico, tutti gli Stati che fanno parte della NATO dovrebbero, ora, impegnarsi ad aumentare la spesa per la Difesa ad almeno il 2% del Pil nazionale, in un momento in cui le fondamenta dell’ordine occidentale sono “scosse nel profondo”. “Abbiamo preso la decisione di definire la nostra aspirazione a raggiungere il 2,5% del Pil per la difesa e, mentre stabilizziamo e facciamo crescere questa economia, continueremo a impegnarci per raggiungere questo obiettivo il prima possibile”, ha promesso Shapps. “Ora”, ha concluso, “è il momento che tutte le nazioni alleate e democratiche del mondo facciano la stessa cosa e garantiscano che anche la loro spesa per la difesa cresca”.
