Guillermo Mariotto/ “Così iniziai a cucinare 100 pasti per i senzatetto, follia ma..”
Guillermo Mariotto ha cucinato 100 pasti per 3 volte a settimana: “E' stata una follia ma anche nei momenti difficili capivi che andava fatto”
Guillermo Mariotto ha deciso di sfruttare il periodo del lockdown causa coronavirus per fare del bene. Invece di starsene con le mani in mano, il noto stilista e giudice di “Ballando con le stelle” ha deciso di trasformare la cucina di casa in una professionale, cucinando ben 100 pasti per tre volte a settimana a tutte le persone che ne avevano bisogno. Durante il periodo di quarantena la povertà è cresciuta a dismisura in questi ultimi tre mesi, e di conseguenza sono aumentate le richieste alle varie associazioni, come ad esempio la Caritas. “Tre mesi che mi hanno cambiato la vita – dice Mariotto parlando con il programma di Rai Uno, ItaliaSì – mi hanno fatto capire che il sacrificio e il dare agli altri ti rendono felici”. L’artista venezuelano racconta come è nata questa sorta di avventura: “Mi sono domandato se ce le facevo a fare 100 pasti al giorno, quindi ho iniziato a pensare a come farli e a come consegnarli. La prima volta ho fatto la pasta e fagioli con la ricetta che mi ha insegnato mia nonna”.
GUILLERMO MARIOTTO: “LA PRIMA VOLTA CHE HO FATTO PASTA E FAGIOLI…”
Un primo approccio tutt’altro che facile: “E’ stata una follia, una montagna di pasta e fagioli, una una tonnellata di soffritto, il sugo, la pasta, non avevo pentole abbastanza grandi e neanche fornelli adatti”. Quel giorno Mariotto non riuscì a cucinare 100 pasti ma “solo” 75: “Sono riuscito a riempire 75 vasche quel giorno, il resto mi è rimasto incollato sul fondo della pentola, non è stato comunque un disastro completo”. Altra ricetta che Mariotto si ricorda bene è stata quella con i carciofi: “A Pasqua mi sono arrivati 200 carciofi: due notti e un giorno per pulirli! E’ facile se lo fai per 4: Dio mio quanto odio i carciofi adesso, non li voglio mangiare per almeno due anni”. Ma nonostante queste difficoltà, l’esperienza è stata decisamente positiva: “Ci sono stati momenti difficili ma anche in quei momenti capivi che quello era il sacrificio da fare”. Numerose le donazioni che Guillermo ha ricevuto nel corso delle settimane: “Quando abbiamo finito le vaschette di alluminio, un macellaio siciliano ce ne ha mandate 3mila. Ringrazio tutte le persone, soprattutto una che ha mostrato il suo ombelico in Spagna e che ha donato l’olio. Io non chiedevo soldi ma cibo, mi è arrivata roba da Sardegna, Modena, dai posti più impensabili. Per me è stata una vittoria – conclude – non mia ma di tutti noi, grazie per tutto quello che avete fatto e per tutto quello che faremo”.
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