Tra Israele e Hamas la tensione resta elevata, sebbene nei giorni scorsi si sia parlato di uno spiraglio per la fine del conflitto. A far tornare caldo il clima, in un attimo, ci ha pensato il leader dell’organizzazione terroristica, Yahya Sinwar, con dei messaggi inviati all’Egitto e al Qatar e pubblicati sul Wall Street Journal. Un chiaro messaggio ai mediatori in merito al fatto che non è così semplice interrompere la guerra nella Striscia di Gaza, terra contesa da tempo.
“Finché i combattenti saranno ancora in piedi e non avremo perso la guerra, i negoziati dovrebbero essere immediatamente interrotti. Abbiamo le capacità per continuare a combattere per mesi”, così ha scritto Yahya Sinwar, facendo tremare coloro che credevano che la risoluzione fosse ad un paso. E ancora: “Questi sacrifici sono necessari”. Il riferimento è alla perdita di vite umane tra i civili. A tal proposito il numero uno di Hamas avrebbe anche paragonato ciò che sta accadendo nella Striscia di Gaza e ciò che accadde in Algeria quando si protestò per l’indipendenza dalla Francia.
Israele e Hamas, l’accordo per la pace è ancora lontano
Non è ancora chiaro insomma quali siano le intenzioni di Hamas in merito ad una possibile risoluzione del conflitto con Israele, soprattutto dopo la pubblicazione dei messaggi scritti dal leader Yahya Sinwar. L’interesse dell’organizzazione islamica sarebbe infatti quella di ritardare la firma per il cessate il fuoco e per la liberazione degli ostaggi. Più il tempo passa, infatti, più Tel Aviv passa dalla parte del torto, dato che il numero di palestinesi uccisi aumenta.
È per questo motivo che la comunità internazionale è adesso chiamata a interrogarsi su come gestire il nuovo scenario. In particolare Egitto, Qatar e Stati Uniti che in queste settimane si sono mossi per promuovere una pace che potrebbe essere tutt’altro che imminente.