La rivoluzione degli smartphones è ormai in atto e non accenna a placarsi. E l’iPhone può essere considerato il primo della classe, per tecnologia, visibilità e tendenza, oltre che per vendite ovviamente. I dati relativi al 2008 parlano chiaro e vanno oltre ogni più rosea aspettativa: negli 80 paesi in cui è commercializzato il melafonino sono stati venduti più di 13 milioni di apparecchi, mentre ben 800 milioni sono state le applicazioni scaricate dagli utenti. Il tutto nonostante una spaventosa crisi globale che non risparmia nemmeno il mercato della telefonia. In Italia l’iPhone, uscito nel luglio scorso, ha ottenuto notevoli risultati di vendita sebbene sia stato lanciato a prezzi discutibilmente alti oppure con tariffe altrettanto salate applicate da Tim e Vodafone.
Se diversi mesi fa la concorrenza era comunque ridotta e l’appeal del gioiellino Apple fortissima, nel tempo la situazione ha visto diversi cambiamenti anche se non si sono verificate significative inversioni di tendenza. Tuttavia sul mercato sono arrivati nuovi modelli del Blackberry, ormai celebre smartphone che da sempre ha riscosso enorme successo tra la clientela business. Proprio Rim ( la sua casa produttrice) ha lanciato, tra gli altri, la sua versione touch denominata “Storm” e da altri fronti, nel mese di marzo, è approdato in Italia il Google-phone prodotto dall’Htc in due versioni. All’orizzonte altre novità, tutte volte a scalzare la Mela di Cupertino dal trono degli smarthphone.
Volendo tirare le somme di questi primi mesi di iPhone in Italia, vendite a parte, si può constatare da un lato l’assoluta carica innovativa e tecnologica concentrata in un gioiello di design dalle forme accattivanti. Dall’altro lato c’è per da riconoscere un prezzo che è esagerato rispetto al valore effettivo del telefono soprattutto se si pensa a certe mancanze dell’iPhone, nei confronti di smartphones come, ad esempio, l’Omnia di Samsung. Parliamo di una fotocamera (che non permette di produrre video) di “soli” 2 megapixels, o della mancanza di flash player che rende la navigazione internet leggermente più scomoda nel caso di alcuni siti che lo supportano o ancora, tra le pecche, l’impossibilità di inviare mms.
Quest’ultimo handicap sarà però colmato con l’uscita del nuovo software 3.0 presentato poche settimane fa dal vice-presidente Apple Scott Forstall. Il sistema operativo, che in Italia arriverà quest’estate, permette di usufruire delle funzioni di “taglia-copia-incolla”, la possibilità di registrare memo vocali dell’agenda e, come già detto, l’invio di mms.
Aspettando le novità, gratuite per iPhone e a pagamento per Ipod Touch, non si può non registrare una considerazione: ovvero che gran parte di coloro i quali si dichiarano insoddisfatti dal melafonino, spesso, non ne sfruttano a pieno le funzioni e le opportunità, che invece ci sono e in molti casi risultano utili.
L’asserto del “compro l’iPhone solo perché di tendenza” è forse il più sbagliato, non tanto per lo spreco di soldi (che sarebbe comunque evidente) ma perché l’essere funzionale è una caratteristica, magari non perfetta, ma comunque importante dell’iPhone. E’ sicuramente migliorabile sotto diversi aspetti, a partire dall’autonomia della batteria: infatti se si mantiene l’apparecchio in modalità 3G (dunque con la connessione rapida) i tempi di autonomia risultano modesti. I trucchi, come al solito, sono quelli della razionalizzazione delle energie: da una parte si può tranquillamente disattivare la modalità 3G quando non occorre navigare o scaricare applicazioni, dall’altra è possibile ridurre la luminosità dello schermo, che se impostata al massimo crea una luce eccessiva, anche nello spreco di batteria.
Per il resto l’iPhone è stato e continua ad essere un ambasciatore della rivoluzione digitale, racchiude in sé una molteplicità di strumenti e consente di assolvere alle più svariate funzioni grazie anche alle migliaia di applicazioni scaricabili gratuitamente o a pagamento. C’è però da notare che una fetta consistente di tali applicazioni, soprattutto se gratuite, è da considerarsi “usa e getta” o per uno svago quantomai momentaneo, al contrario di altri utilissimi strumenti come traduttori, trova-locali o libri digitali (avere la Divina Commedia in una tasca è sensazionale).
Come al solito l’invito a chi lo desidera, a chi lo compra, a chi lo utilizza è di non adottarlo solamente come un telefono-cellulare, sembrerà banale ricordarlo ma sono in molti, soprattutto se giovani ed inesperti a farne quest’uso. Eppure sarebbe riduttivo e ingiusto nei confronti di un prezzo e di tante funzionalità che vanno oltre la semplice configurazione telefonica. Anche perché, parlandoci chiaramente, di cellulari duri e puri ne esistono tanti sul mercato e l’iPhone non è certo uno tra i migliori. Se si distingue è per quel surplus di funzionalità tecnologiche che tanti altri “colleghi” non possono vantare.
(Marco Fattorini)