Questa sera a "Le Iene presentano: La Cura" l'approfondimento sui nei: cosa sono e come tenerli monitorati secondo la regola ABCDE
Andrà in onda questa sera una nuovissima puntata della trasmissione “Le Iene presentano: La cura“, che parlerà – tra gli altri argomenti – del fenomeno dei nei presenti sul corpo della maggior parte delle persone e che, in alcuni casi, rischiano di diventare pericolosi, oltre che specchio di un qualche problema più profondo che sta colpendo il nostro corpo: proprio per questa ragione è sempre utile soffermarsi a controllare periodicamente gli eventuali nei, senza però farsi prendere dal panico ogni volta che ne compare uno nuovo.
Partendo dal principio, infatti, in questo breve focus dedicato ai nei, che abbiamo realizzato proprio in vista della diretta di questa sera del programma “La cura”, vale certamente la pena precisare che si tratta semplicemente di anomalie del tessuto cutaneo o delle mucose: tendenzialmente appaiono tondi e di dimensioni variabili e, a differenza di quanto si potrebbe pensare, non sempre appaiono con il colore marroncino che li caratterizza nell’immaginario collettivo.
Tendenzialmente i nei sono formazioni del tutto benigne che tendono a comparire, evolversi ed ancora scomparire nel corso della vita: esattamente come ogni altra parte del corpo, infatti, nel corso della vita possono cambiare colore e dimensione e tendono a sparire – specialmente quelli presenti dall’infanzia o dalla nascita – con l’invecchiamento; mentre è proprio quando mutano repentinamente che occorre farli controllare da un esperto.
Come riconoscere i nei sospetti: la “regola ABCDE” per l’automonitoraggio e i fattori di rischio
Di fatti esistono decine e decine di istituti (pubblici o privati, gratuiti o a pagamento) che, nell’arco di una manciata di minuti, possono fare una mappatura completa dei nei presenti sul corpo: un passo necessario – per non dire quasi obbligato – per tutti coloro che ne presentano decine e decine sul corpo, che diventa ancora più importante nel caso in cui una persona non ne abbia mai avuti e inizi a notarne la comparsa nelle varie aree del corpo.
Oltre ai sempre consigliati controlli da parte degli esperti, per i nei è particolarmente importante anche l’automonitoraggio che chiunque di noi può fare quasi quotidianamente o almeno un paio di volte al mese: la prima e più importante cosa da tenere sott’occhio è la forma e il colore del neo, perché, quando avvengono cambiamenti rapidi e repentini, potrebbe significare che sono lo specchio di un possibile (ma non sempre certo) melanoma.
Tendenzialmente l’automonitoraggio dei nei dovrebbe seguire la cosiddetta “regola ABCDE“: in tal senso i fattori a cui prestare attenzione sono l’asimmetria nella forma del neo, i bordi che diventano irregolari e frastagliati, il colore sfumato, rossastro o irregolare, la dimensione superiore ai 6 millimetri e l’evoluzione eccessivamente rapida; mentre altri potenziali fattori di rischio sono il prurito costante, la comparsa di croste in prossimità di un neo sospetto e – forse soprattutto – il sanguinamento.