La percentuale è da brividi: il 51% dei giovani italiani dichiara di non volere figli. È quanto si evince da un’indagine eseguita dall’istituto demoscopico “Noto” e commissionata dalla Fondazione “Carlo Donat-Cattin”. I dati di questa analisi sono stati riportati sulle colonne del quotidiano “La Stampa”, che spiega come, su un campione di 800 ragazzi di tutta Italia e d’età compresa tra i 18 e i 20 anni, la maggioranza (quel 51% a cui facevamo riferimento poche righe sopra) vede il proprio futuro senza nessun erede. Non solo: il 31% degli intervistati dichiara che a quarant’anni immagina di avere un rapporto di coppia senza figlia, mentre il 18% ritiene che resterà single.
Percentuali da brividi, che non contribuiscono a fare altro che alimentare il fantasma del cosiddetto fenomeno delle culle vuote. Certo, la pandemia di Coronavirus che da oltre un anno imperversa in tutto il pianeta rende gli orizzonti decisamente più bui e, con essi, anche i sentimenti di speranza in un domani migliore rischiano di sfracellarsi al suolo senza paracadute. Il problema, però, è più serio di quanto possa apparire.
I GIOVANI ITALIANI NON VOGLIONO FIGLI: SCARSA FIDUCIA NELLA SOCIETÀ
Se i giovani italiani non vogliono figli e lo dichiarano fermamente, senza paura, evidentemente un motivo (anzi, più di uno) ci sarà. E le ragioni emergono sempre dal rapporto commissionato dalla Fondazione “Carlo Donato-Cattin”: mancanza di lavoro, indicata con l’87% delle “preferenze” tra le motivazioni che inducono a prestare cautela nei confronti di eventuali gravidanze, ma anche l’assenza di politiche a sostegno della famiglia (69%). Vi è poi il mai risolto problema della difficoltà di conservare la stabilità di una relazione (tantissimi i divorzi e, purtroppo, sempre di meno le famiglie classiche, che si amano e rispettano per tutta la vita) e c’è anche chi (37%) individua nella nascita di un figlio un ostacolo per la propria esistenza. Infine, emerge con prepotenza il sentimento di sfiducia nei confronti della società moderna: molti ragazzi affermano di non sentirsi pienamente inclusi in essa e, addirittura, il 4% di loro ritiene di essere totalmente escluso. Curiosità: a livello di insoddisfazione, prevalgono le giovani donne. che si vedono relegate ai margini dell’Italia.