Il Dalai Lama compirà 85 anni il prossimo 6 luglio e come regalo ha deciso di debuttare nel mondo della… musica: quel giorno, infatti, uscirà il suo primo disco, dal titolo “Inner World” e contenente undici tracce, nelle quali la voce solista è proprio quella di Tenzin Gyatso. Come rivela “Il Corriere della Sera”, però, l’uomo non canterà, ma reciterà i mantra di sette Buddha, concentrandosi su alcuni temi che riguardano la forza dell’esperienza musicale: saggezza, coraggio, guarigione, infanzia. Una serie di riflessioni, dunque, accompagnate dalle melodie composte da numerosi musicisti, che hanno deciso di regalare il loro talento a un progetto di natura interamente benefica: i proventi della vendita dell’album saranno devoluti all’istituto Mind & Life fondato dallo stesso Dalai Lama negli Stati Uniti d’America e a un programma educativo in collaborazione con la Emory University di Atlanta. Per giunta, come rivela il giornale sopra menzionato, il primo brano di “Inner World” è stato presentato in anteprima ieri. Il titolo? “Compassione”.
IL PRIMO DISCO DEL DALAI LAMA: IDEA DI UNA MUSICISTA NEOZELANDESE
A convincere il Dalai Lama a incidere un disco con la sua voce è stata una musicista proveniente direttamente dalla Nuova Zelanda, Junelle Kunin, la quale, come racconta “The Himalayan Times”, cinque anni fa si rivolse direttamente al suo ufficio, proponendo un lavoro sulla forza benefica della musica, ottenendo però risposta negativa. Tuttavia, durante un viaggio al suo tempio di Dharamsala, “Il Corriere della Sera” rivela che Kunin “tornò alla carica, consegnando di persona una lettera a uno dei collaboratori del Dalai Lama. Che a sorpresa questa volta mostrò interesse. Junelle fu convocata, e il viaggio cominciò”. Come ha raccontato la stessa artista, la voce del Dalai Lama “era davvero ispirata quando mi ha parlato della musica. Gli brillavano gli occhi. Mi ha detto che la musica può davvero aiutare le persone in un modo unico. La musica supera le differenze e ci riconduce alla nostra vera natura, in un modo che mi è impossibile rendere a parole”.