IL PUGNO DEL CONDOR/ La sorprendente innovazione delle arti marziali in salsa cilena

- Carmine Massimo Balsamo

Il pugno del condor diretto da Ernesto Diaz Espinosa è disponibile in home video con Blue Swan Entertainment: ecco la nostra recensione

il pugno del condor

Un meraviglioso esempio di semplicità, l’emblema di come le idee contino molto più dei soldi. Il pugno del condor di Ernesto Diaz Espinosa è il miglior film di arti marziali dell’anno e si candida a diventare un cult del genere. Dalle scene di combattimento alla qualità tecnica, tutto funziona e l’asticella della tensione resta alta fino alla fine. Ora l’opera è disponibile in home video con Blue Swan Entertainment.

SINOSSI – Dopo la caduta dell’impero da parte dei conquistatori spagnoli, gli Incas del XVI secolo nascosero rapidamente un manuale sacro contenente i segreti della loro micidiale tecnica di combattimento. Ma dopo secoli in cui il Segreto è stato tramandato di guardiano in guardiano, il manuale rischia nuovamente di cadere nelle mani sbagliate, lasciando il suo legittimo custode a combattere i più grandi assassini del mondo per proteggere gli antichi segreti al suo interno.

Testi sacri, antiche arti marziali, guerrieri erranti, una coppia di vecchi saggi maestri: Il pugno del condor ha molti tratti in comune con i film di arti marziali degli anni Settanta, ma in realtà prende strade diverse. Espinosa firma un film minimale, illuminato dalla fotografia di Nicolás Ibieta e Benjamín Luna Vaccarezz, che mostrano ogni piccola parte della bellezza naturale del Cile, teatro degli straordinari combattimenti messi in scena. Sequenze crude, emozionanti e creative nelle quali brilla il talento di Marko Zaror, già noto per la sua partecipazione in John Wick: Chapter 4. Da non perdere.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI





© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultime notizie di Film e Cinema

Ultime notizie