Continuano ad aumentare i casi di infezioni sessuali in Inghilterra, così come dimostrato dai dati annuali a firma UK Health Security Agency. Molteplici le malattie trasmissibili sessualmente che hanno visto un incremento fino al 2023, come ad esempio la gonorrea, cresciuta del 7,5 per cento su base annua, ma anche la sifilide, aumentata del 9,4 per cento, soprattutto fra uomini e donne eterosessuali.
Si tratta di due malattie sessuali che sono raddoppiate negli ultimi dieci anni e prendendo in esame tutte le patologie la crescita è stata del 4,7 per cento. Secondo chi indaga, come scrive anche la BBC, tale aumento potrebbe essere dovuto ad un maggior numero di persone che si sottopone a screening per le malattie sessualmente trasmissibili, +8,3%, ma in ogni caso i dati non devono essere sottovalutati. “Le malattie sessualmente trasmissibili possono avere un impatto notevole sulla salute, indipendentemente dall’età, dal sesso o dall’orientamento sessuale”, ha commentato l’epidemiologo consulente Dr Hamish Mohammed.
INFEZIONI SESSUALI INGHILTERRA, SE NON TRATTATE…
Ad esempio la sifilide può causare delle complicazioni permanenti se non trattata, al cervello o ai nervi, mentre la gonorrea può portare alla sterilità. Secondo l’Associazione britannica per la salute sessuale e l’HIV, l’aumento delle malattie sessualmente trasmissibili è un “indicatore preoccupante” della pressione sui servizi di salute sessuale, di conseguenza ha chiesto al governo un nuovo tipo di strategia.
“Ci troviamo in un punto critico per garantire la sostenibilità dei servizi di salute sessuale – ha commentato il presidente, il professor Matt Phillips – dalle sfide di reclutamento, ai finanziamenti per la sanità pubblica, alla garanzia che gli esperti giusti supportino ogni clinica, il prossimo governo ha l’opportunità di cambiare la situazione e affrontare queste barriere, per garantire a tutti un accesso tempestivo alle competenze per sostenere una buona salute sessuale e benessere”.
INFEZIONI SESSUALI INGHILTERRA, QUASI LA METÀ SONO CLAMIDIA
Dei 401.800 nuovi casi di malattie sessuali trasmissibile registrati nel 2023, quasi la metà, precisamente 194.970, erano legati alla clamidia, anche se va detto che queste cifre sono rimaste stabili rispetto al 2022 e sono nel contempo diminuite rispetto al 2014. I casi riguardanti le verruche genitali hanno continuato a diminuire e ciò è dovuto principalmente al vaccino contro il papilloma virus. Secondo gli esperti, l’aumento delle malattie sessuali potrebbe essere dovuto anche ad una difficoltà di accesso ai sistemi di contraccezione.
Cllr David Fothergill, presidente del Community Wellbeing Board della LGA, ha dichiarato: “Si incoraggia sempre più persone a visitare le cliniche locali per la salute sessuale, in particolare nelle comunità meno servite. Tuttavia, i dati odierni mostrano che i servizi di salute sessuale continuano a far fronte a crescenti pressioni sulla domanda. Ecco perché chiediamo una nuova strategia decennale per affrontare i tassi di infezione e garantire che i servizi di salute sessuale siano adeguatamente finanziati e dotati di risorse a lungo termine”.