Isabelle Adjani sarà l’indiscussa star del Festival di Spoleto 2024 in calendario da domani, 28 giugno. L’attrice, per l’occasione, è stata intervistata dai microfoni del Corriere della Sera, una chiacchierata in cui si è raccontata a 360 gradi a cominciare dalla corte che le fece Truffaut, letteralmente stregato dalla stessa artista, inviandole moltissime lettere.
“Truffaut era un grafomane”, ricorda la 69enne parigina, “Scriveva forse con la consapevolezza che i suoi scritti sarebbero giunti alla posterità, le sue lettere e i suoi biglietti erano delicati come i suoi desideri e le sue ossessioni, e facevano parte del suo arsenale da seduttore”, aggiungendo di essere rimasta affascinata dal suo amore per il cinema, ma di essere riuscita a resistergli e lui non accettava tale situazione. “Avevo 19 anni e temevo il potere degli uomini. Dato che il suo tentativo di farmi innamorare di lui si rivelava inerte, poteva rabbuiarsi”.
ISABELLE ADJANI: “NOI GIOVANI ATTRICI CONDIZIONATE…”
A riguardo Isabelle Adjani ricorda la condizione in cui vivevano le giovani attrici all’epoca, parliamo degli anni ’80: “Per decenni noi giovani attrici siamo state condizionate: se non sei un oggetto di desiderio e se il regista non ha mire su di te, hai poche speranze di avere la parte”. L’artista ha poi parlato dei suoi genitori, a cominciare dalla mamma cattolica bavarese, mentre il padre era algerino musulmano ma non praticante. “Lui voleva impormi la sua visione, censurando la mia femminilità”, racconta spiegando che per i genitori, il fatto di essere diventata un attrice, era “l’annuncio di scandalo, dato che si mettono a nudo le emozioni”.
Venne quindi vissuta come un tradimento, sia “della famiglia” quanto “delle tradizioni”. Poi il padre si è ammalato, è rimasto invalido permanente, mentre sua madre non lavorava e il fratello era diventato un delinquente sprofondato nella droga. “Ho sacrificato grandi film per la loro salute, che era la mia priorità. Capita che un figlio diventi genitore dei propri genitori. Diventai il loro pronto soccorso personale. Ma non ho potuto salvare nessuno”. In seguito Isabelle Adjani andò in psicoanalisi per comprendere questo “labirinto familiare. Sono cose che non avevo mai detto e che mi hanno segnata come attrice”.
ISABELLE ADJANI: “HO RIFIUTATO DI SPOSARE UOMINI MILIARDARI…”
La 69enne francese ammette di essere una romantica e di essere stata amata e di aver amato, ma sono tanti gli uomini che ha rifiutato ma “non le citerò il nome di molte celebrità, fra cui si contano alcuni miliardari, che ho rifiutato o che ho rinunciato a sposare, o il numero dei film che ho rifiutato”.
Su Depardieu non si sbilancia (“Mi ha sempre rispettata”), mentre su Godard ammette ben altro: “Aveva un atteggiamento da seduttore, con gesti a volte al limite dell’osceno. Non esitava ad abbassarsi i pantaloni davanti a me, come se potesse avere un’attrazione sessuale. E la critica benpensante francese preferì fustigare me”. Quindi conclude l’intervista dicendo: “In che fase della vita sono? Bisogna aspettare un po’ prima che mi ritiri in campagna”.