Con l’inoltrarsi di gennaio entra sempre più nel vivo il primo dei tre mesi ‘caldi’ per la richiesta e la presentazione dell’ISEE che è diventato ormai un tassello fondamentale per richiedere la maggior parte delle prestazioni sociali governative tra bonus, assegni e quant’altro: numerose – e a breve ci torneremo – le novità previste nel 2025 per il criticato indicatore della situazione reddituale di una famiglia o di un singolo contribuente; mentre siamo ancora in attesa che venga ufficializzata la tanto attesa esclusione dall’ISEE dei Titoli di Stato – e degli altri titoli simili – e dell’Assegno Unico Universale che hanno inficiato sull’ottenimento delle prestazioni sociali per moltissimi cittadini.
Complessivamente, tra le novità più importanti riguardanti l’ISEE c’è lo stanziamento da parte del governo di 3 milioni di euro in più a beneficio dei Caf – per un totale che oggi ammonta a 135 milioni – che si stima dovranno elaborare qualcosa come 11,6 milioni di Dichiarazioni sostitutive uniche (o anche semplicemente Dsu): un dato che già lo scorso anno aveva registrato un calo pari all’1,5% rispetto al 2023 e che potrebbe essere destinato a diminuire ulteriormente in questi primi tre caldissimi mesi dell’anno nei quali si stima che circa il 65% dei richiedenti presenteranno i loro Indicatori all’Inps.
Secondo l’Inps dietro al calo nella presentazione degli ISEE ci sono diverse ragioni tra cui il fatto che dal 2023 anche rivolgendosi al Caf i contribuenti sono chiamati a pagare di tasca loro ogni Dsu successiva alla prima, oltre al fatto che il boom del 2022 (e il conseguente calo) si potrebbe probabilmente ascrivere al debutto dell’Assegno Unico Universale (con i cittadini che hanno scoperto di non poterne beneficiare che dall’anno successivo non hanno più presentato la dichiarazione) o anche alla sparizione del Reddito di cittadinanza che ha ridotto – con il similare Assegno di inclusione – la sua platea di circa 1 milione di famiglie.
Le novità del 2025 per l’ISEE: dalla procedura online semplificata all’esclusione del BoT, cosa aspettarsi
Entrando nel merito delle novità del 2025 sull’ISEE la prima e più interessante riguarda certamente la possibilità semplificata di presentare il modulo fai da te sia sul sito dell’Inps, sia con la procedura ancor più semplificata direttamente da cellulare con l’app Insp Mobile: non a caso già lo scorso anno circa il 20% delle domande pervenute erano proprio in formato digitale, aumentate di circa 5 punti percentuali rispetto all’anno ancora precedente quando furono il 14,4 per cento del totale.
D’altra parte – però – sono altre due le novità veramente importati che verranno introdotte nel 2025 per il calcolo dell’ISEE: da un lato l’esclusione – per chi vuole ottenere il bonus figli da 1.000 euro o quello Asilo nido – dell’Assegno Unico Universale del calcolo in modo del tutto automatico; dall’altro la già approvata modifica del calcolo che prevede anche l’eliminazione del valore di BoT, CTz, BTp, CcT, Buoni fruttiferi e Libretti di risparmio postale: su quest’ultimo banche e poste assicurano al Sole 24 Ore di aver già inviato tutti i dati necessari, ma manca il DPCM ufficiale che verrà firmato solamente dopo l’espletamento di tutte le prove tecniche.