ITALIA SPAGNA, OFFESE DALLA STAMPA IBERICA: “MAFIOSI”
Italia Spagna è già cominciata. La semifinale degli Europei 2020 si gioca tra poche ore, per la quarta volta consecutiva gli azzurri affrontano la Roja nella fase finale del torneo (per un totale di cinque partite) e Mundo Deportivo non le ha mandate a dire nei confronti della nostra nazionale. Che sia ancora fresco il ricordo del 2-0 inflitto alla Spagna negli ottavi degli Europei 2016, che sia un tentativo di esorcizzare la paura per una partita che la nazionale iberica sa di dover temere, che sia un’ironia e sdrammatizzazione uscita male, sta di fatto che uno dei principali quotidiani sportivi del Paese ha pensato bene di introdurre Italia Spagna con un riassunto di luoghi comuni e offese nei confronti degli azzurri.
Un esempio? Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini, i due centrali titolari dell’Italia, diventano il perfetto prototipo di uomini di mafia: “Due ragazzi in giacca e cravatta che ti piantano le mani sul petto in un ristorante vuoto, così da non far avvicinare nessuno a Donnarumma” che diventa il tipo con il garofano all’occhiello, mentre i due giocatori della Juventus vengono descritti come “rasati male e con le palpebre cadenti”. Non è finita qui: Bonucci e Chiellini, si legge, non sono abituati a perdere ma a “partecipare a funerali di vittime di crimini commessi da loro stessi per porgere le condoglianze”. Riferimenti e immagini chiarissimi ma, diciamolo, assolutamente fuori luogo.
LE PAROLE SU IMMOBILE E SCHILLACI
Mundo Deportivo, nell’introdurre Italia Spagna, parla anche di Ciro Immobile, riprendendo quanto detto da Alan Shearer circa la presunta simulazione in occasione del primo gol contro il Belgio: se l’ex attaccante del Newcastle lo aveva definito “patetico”, il quotidiano spagnolo parla dell’opera di San Gennaro visto che Immobile “miracolosamente si riprende per festeggiare, dopo aver agonizzato per una ferita che sembrava mortale”. Nel quadro di Italia Spagna non poteva poi mancare il ricordo di Salvatore Schillaci, le Notti Magiche di Italia ’90 e il “ti faccio sparare” passato alla storia: utilizzato qui per ricordare le origini di Totò, e puntualizzare su come l’ex attaccante abbia pensato, appena appese le scarpette al chiodo, di “recitare in una serie televisiva interpretando un boss mafioso”. Come dire: la fantasia si appoggia alla realtà e la sostituisce.Italia Spagna è appena cominciata: stasera ne vedremo delle belle, sperando che certi discorsi, metafore e accostamenti vengano lasciati stare come giusto che sia.