Ivana Spagna a cuore aperto: il dolore per l’aborto, la depressione, i tradimenti e quel gesto estremo sfiorato grazie alla sua gattina.
Ivana Spagna è senza dubbio una personalità intrigante con un passato incredibile alle spalle fatto di gioie e dolori a partire dalle relazioni finite male fino ad arrivare al dramma dell’aborto. Nata nel 1954 a Valeggio sul Mincio, diventa famosissima per il singolo Easy Lady e Call Me, successi che la fanno diventare in breve tempo una star mondiale. Diventa poi vincitrice di Festivalbar 1987 con Dance Dance Dance, mentre a Sanremo 1995 porta Gente come noi arrivando terza.
Nel corso degli anni ’90 Elton John la sceglie per cantare la versione italiana del “Cerchio della vita“, in inglese Circle of life per il cartone animato Disney “Il re leone“. Famose poi le sue collaborazioni con artisti italiani del calibro de I Nomadi e Loredana Bertè. Ma oltre alla carriera, la vita di Ivana Spagna la mette alla prova sotto diversi aspetti. Si sposa infatti con Patrick Debort, celebre modello francese con il quale era fidanzata da ben otto anni, ma il matrimonio dura pochissimo e i due si separano: “Fu un colpo di fulmine. Quando mi sono sposata ci ho creduto, ma è durata pochissimo perché mi sono accorta di aver fatto un grande errore“.

Ivana Spagna: “Non volevo abortire, ma sono stata costretta“
Ivana Spagna si fidanza con Ugo Cerruti, una storia durata ben 15 anni ma finita per un tradimento. In tutto questo, nel 1997 ha dovuto affrontare il dramma dell’aborto. Inizialmente era dubbiosa se tenere o meno il figlio, ma poi aveva optato per diventare mamma. Dopo qualche concerto, però, ha avuto un’emorragia che l’ha costretta a fare l’operazione. Tra i momenti più bui della sua vita ci sono anche la morte della madre Gemma, che l’ha condotta ad una brutta depressione e ad un tentato suicidio. Fortunatamente, la sua gattina le è saltata in braccio facendole cambiare idea: “Ho pianto per ore. Ma ero di nuovo io. In un attimo la mia vita è cambiata. Ho capito che avrei punito le persone che mi volevano bene, non era giusto“.
