Ivano Michetti, noto componente della band “I Cugini di Campagna” è stato ospite stamane degli studi di “Storie Italiane” per trattare ancora una volta la questione delle basse pensioni nei confronti degli artisti. Lo storico fondatore della band romana ha raccontato di ricevere una pensione di 600 euro al mese, ma nel contempo ha invitato gli altri colleghi artisti a recarsi in Siae per farsi ridare i contributi versati negli scorsi anni. Dal 2012, infatti, lo stato, non si capisce bene per quale motivo, ha bloccato un fondo che si chiama “fondo di solidarietà soci”, di conseguenza vi sono migliaia se non milioni di euro di contributi che sono bloccati in Siae. “Sono qui per protestare – racconta il cantante de “I Cugini di Campagna” – per tutti i diritti dei soci della Siae. La Siae ha istituto 40 anni fa il fondo solidarietà soci: tutti coloro che versavano il 4% sui diritti lordi che arrivano dalla Siae, hanno preso per 40 anni questo fondo. Dal 2012, però, è stato bloccato tutto”.
IVANO MICHETTI OSPITE A STORIE ITALIANE
Michetti se la sta cavando a sentire le sue parole: “Io grazie a Dio sto bene e sono in salute. Pochi giorni fa mi sono entrati 100mla euro proprio dalla Siae, ma mi è stata tolta la pensione dopo 45 anni di contributi. Non mi interessa la pensione da 600 euro al mese – prosegue – ma sono qui per battermi in favore di coloro che hanno bisogno: ci sono attori che stanno male, non posso fare i nomi, ma vi sono artisti che vivono sulla sedie a rotelle e che hanno gravi problemi economici. Li ho avvisati e ho detto loro di andare alla Siae per prendere i diritti che gli spettano”. Michetti spiega che non è questione di vendita di dischi: “I dischi si vendono ancora, ma solo online. Io sono qui per dire a tutti i soci della Siae di andare a farsi dare i soldi che gli spettano, i contributi che hanno versato”.