Jacobs parla di Tortu e dell'accusa di dossieraggio per il fratello. Conferma poi sul futuro e sull'obiettivo Los Angeles 2028
Jacobs parla di Tortu e dell’accusa di dossieraggio per il fratello
Nella giornata di ieri Marcell Jacobs parla di Tortu e dell’accusa di dossieraggio che ha visto coinvolto il fratello all’inaugurazione di un academy che porta il suo nome a Desenzano del Garda, il campione dei 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo ammette di non aver vissuto l’accaduto come un tradimento ma di esserci rimasto molto male perché nonostante la giusta rivalità dello sport, lui era il primo ad elogiare Filippo quando dimostrava di essere il più forte in Italia, ma che all’inversione dei ruoli non è stato lo stesso e si è arrivati persino ad una situazione di questa gravità, su cui però interverrà la giustizia.
Jacobs racconta di essere cresciuto insieme a Giacomo Tortu, fratello di Filippo e l’indagato per il dossieraggio, nella Nazionale, di aver corso insieme e contro in Nazionale e di aver partecipato insieme ai Giochi del Mediterraneo ma che quando l’atleta bresciano ha iniziato a vincere e ottenere successi qualcosa è cambiato e deve essere subentrata invidia nei suoi confronti. Il rapporto con Filippo invece non è cambiato, pur essendo molto legati i due, l’atleta italiano non ha niente a che fare con il dossieraggio e quindi Marcell ammette di non poter prendersela con lui, ma che si stanno facendo forza a vicenda per la situazione e per l’esposizione elevata che sta subendo, nonostante sia esterno alla faccenda.
Jacobs parla di Tortu e dell’obiettivo Los Angeles 2028
Marcell Jacobs parla di Tortu, del dossieraggio e di come ad avergli dato fastidio sia stata l’intrusione nella sua vita e nella sua privacy avendo controllato anche la chat e i messaggi con la moglie. L’atleta azzurro parla poi delle accuse ricevute da lui e dal numero uno del tennis Jannik Sinner per quanto riguarda l’argomento doping, secondo lui arrivano dal fatto che alla gente dia fastidio che a vincere ed essere i migliori siano degli atleti come loro, che amano meno le luci della ribalta e che erano meno conosciuti. “Ho realizzato qualcosa che nessuno ha mai fatto, ci ho lavorato tutta la vita, e devo subire critiche da chi non conosce il mio percorso”.
Marcell Jacobs ha poi riflettuto sul futuro confermando di voler partecipare alle prossime Olimpiadi di Los Angeles nel 2028 quando avrà 34 anni, il punto di riferimento è Federica Brignone che a quell’età sta raggiungendo enormi successi e che come lui ha avuto anni difficili ma che non hanno significato doversi allontanare dallo sport e dall’essere un atleta. L’importante per Marcell è conoscere il proprio corpo e prendersene cura seguendo gli esempi di grandi atleti come Lebron James o Cristiano Ronaldo che nonostante l’età avanzata non sentono il peso e anche il loro corpo non ne risente.