Jasmine Trinca: dai film di successo alla regia
Jasmine Trinca è tra le ospiti di “Danza con me”, lo show di Roberto Bolle trasmesso in replica sabato 18 giugno 2022 in prima serata su Rai1. L’attrice, vincitrice in carriera di due David di Donatello, quattro Nastri d’Argento e premiata proprio a Cannes nel 2017 come miglior attrice nella sezione Un Certain Regard, recentemente ha debuttato anche come regista nel suo primo film “Marcel”. Intervistata da artribune.com l’attrice ha rivelato quando ha deciso di passare dietro la macchina da preso: “c’è voluto un po’ di tempo per autorizzarmi a fare questo passaggio. Era da qualche tempo che, da attrice, cominciavo a pensare che forse quello sguardo che ricevevo potevo ricambiarlo. È passato qualche anno, poi, da una serie di snodi della mia vita importanti, impegnativi, ho pensato “forse posso iniziare a metterci le mani”. Sicuramente mi ha smosso anche l’esempio di altre registe che ho avuto e della felicità che questo passaggio ha comportato loro”.
Nella sua opera prima ha collaborato nella scrittura con Francesca Manieri: “devo ringraziarla infinitamente perché mi ha spinto a scrivere questa storia. La sceneggiatura l’ha scritta lei, riuscendo a dare voce alle cose più profonde della mia vita. Marcel! è nato con l’idea di farne una commedia, di non ripiegarci su noi stesse. E, seppur parli di vicende intime, lo fa in maniera completamente trasfigurata. Il mio tentativo è stato fare un film dove si piangesse e si ridesse insieme”.
Jasmine Trinca: “Nel film Marcel influenzata da Charlie Chaplin”
Non solo attrice, ma anche regista. Jasmine Trinca ha fatto il grande passo passando dietro la macchina da presa nel suo primo film Marcel e non nasconde che Charlie Chaplin l’ha influenzata parecchio. “Direi che Il Monello è veramente l’ispirazione di questo film, poiché mi piaceva raccontare un posto che fosse un microcosmo dove avvengono tutte delle avventure incredibili. Le avventure più intime come le più assolute. E in questo senso Il Monello è un grande riferimento” – ha rivelato l’attrice e regista.
Parlando del suo primo film ha precisato: “in questo film la crudeltà è un elemento prepotente, una crudeltà molto ben distribuita tuttavia, non mi piacciono i personaggi che sono una umanità con delle tracce uniche. In questo film una bambina può essere crudele anche se sembra un angelo, e viceversa. Il mio è stato un tentativo di rielaborare i ruoli che ci vengono assegnati, diventando poi noi protagonisti di questi ruoli”.