Johnny Stecchino è considerato un capolavoro di comicità di Roberto Beningni. Qui, al suo fianco, Nicoletta Braschi e un cast di caratteristi eccezionali
Johnny Stecchino, film su Rete 4 di e con Roberto Benigni
Chi ha voglia di una serata all’insegna della pura comicità all’italiana, quella capace di far sorridere e pensare allo stesso tempo, allora sintonizzarsi lunedì 21 aprile, alle 21:30 su Rete 4 potrebbe essere una scelta ideale. Arriva Johnny Stecchino, un vero e proprio gioiello del 1991 firmato dal genio di Roberto Benigni. Qui, il grande artista si fa in due, regalandoci da un lato Dante, un autista di scuolabus dall’animo candido, quasi disarmante nella sua ingenuità e con un’adorabile fissazione per le banane, e dall’altro il temibile Johnny Stecchino, un boss mafioso pentito con una taglia sulla testa. Accanto a lui Nicoletta Braschi, compagna d’arte e di vita, nel ruolo di Maria, la donna fatale che attira l’ignaro Dante in una trappola mortale.
La trama del film Johnny Stecchino: un candido autista toscano catapultato nel mondo mafioso a Palermo
Johnny Stecchino è incentrato sulla figura di Dante (Roberto Benigni): la sua vita a Cesena scorre placida, scandita dal dolce rumore dello scuolabus per ragazzi speciali, dalla sua innocente mania per le banane e da una naturale propensione a mettersi nei pasticci senza nemmeno rendersene conto. Finché un giorno, come un fulmine a ciel sereno, piomba nella sua vita Maria.
Bella, elegante, misteriosa, sembra quasi un sogno e, stranamente, pare affascinata proprio da lui, o meglio, dalla sua incredibile somiglianza con qualcun altro. Con un misto di fascino e inganno, Maria lo convince a seguirla nella vibrante e pericolosa Palermo. Dante, lusingato e ignaro, si tuffa nell’avventura, senza sapere di essere la copia carbone del marito di lei, Johnny Stecchino, un pezzo grosso della mafia che ha deciso di pentirsi e ora tutti vogliono morto. Il piano? Semplice e diabolico: far passare Dante per Johnny e lasciarlo ammazzare al posto suo.
Così, il nostro eroe si ritrova catapultato in un mondo che non gli appartiene, tra lusso sfrenato e minacce velate. Ma la sua ingenuità è uno scudo potentissimo: scambia la cocaina per una portentosa medicina per diabetici, una bomba per un accendino che non funziona, e loschi figuri per simpatici amici un po’ eccentrici. L’incontro con il corrotto Ministro (un indimenticabile Paolo Bonacelli) è da antologia della comicità degli equivoci. Dante, nel suo mondo, schiva attentati come se stesse giocando, protetto dalla sua stessa inconsapevolezza. Alla fine, però, qualcosa scatta in Maria: l’innocenza contagiosa di Dante la conquista, spingendola a cambiare idea e a salvarlo proprio quando il cerchio sta per chiudersi…