Tragico lutto nel mondo del surf: la 22enne surfista Katherine Diaz è morta. Un decesso decisamente drammatico il suo in quanto l’atleta è venuta a mancare dopo essere stata colpita in pieno da un fulmine. Come riferito dai colleghi dell’Huffington Post, la giovane si stava allenando quando è sopraggiunto un temporale; il tempo è peggiorato sempre più fino a che nel cielo non sono iniziati a vedersi fulmini e saette e uno di loro ha colpito la povera Katherine Diaz.
La morte è sopraggiunta in quel di El Salvador, in America Centrale, e precisamente presso la spiaggia di El Tunco, a La Libertad, zona sud-ovest del Paese che confina con il Guatemala e le Honduras. Katherine Diaz era molto nota all’interno del mondo del surf, soprattutto in quello salvadoregno, in quanto la giovane era la sorella del presidente della Federazione nazionale di Surf, Josè Diaz. Una predestinata, lei che aveva iniziato ad appoggiare i piedi sulla tavola da surf fin da bambina, e che nel corso degli anni aveva dimostrato un grande talento, così come confermato anche dal trionfo al recente National Surf Circuit.
KATHERINE DIAZ È MORTA, I MESSAGGI DI CORDOGLIO SUI SOCIAL
“Siamo molto rattristati da questa tragedia”, le parole di Yamil Bukele, il presidente del National Sports Institute di El Salvador, attraverso un post pubblicato sulla propria pagina Twitter. Al cordoglio si è aggiunta anche Morena Valdez, la ministra del turismo di El Salvador, che ha scritto sempre sui social: “Sarai per sempre presente nella storia del surf di El Salvador. Le tue onde di ricorderanno sempre in questo paradiso. Riposa in pace Katherine Diaz”. Così infine il messaggio dell’Isa, l’International Surfing Association, che dopo aver inviato le sue più “sentite condoglianze” alla famiglia, ha twittato alcune belle parole all’indirizzo della 22enne scomparsa: “Katherine Diaz incarnava la gioia e l’energia che rendono il surf così speciale per tutti noi, era ambasciatrice globale di questo sport”. Diversi gli incidenti mortali purtroppo accorsi negli ultimi tempi ai surfisti, come ad esempio quello all’attore Cliff Simon, scomparso solo pochi giorni, o quello dello scorso dicembre, quando un atleta era stato morso da uno squalo.