“Solo col Chievo, vincete solo col Chievo” urlavano gli ultrà della Maggica dopo la netta vittoria della Roma a Verona, nella 23^ giornata di Serie A. Cosa volevano di più? Contro i clivensi l’Inter ha pareggiato poche settimane fa, la Juve ha vinto, alla prima giornata, in forza di un maestoso lato B. I giallorossi, viceversa, hanno dominato l’incontro. Le due punte migliori hanno segnato, non c’è stato alcun dubbio sulla vittoria romana che riporta la squadra a pari punti con la Lazio e ben piazzata per lo sprint finale per e nella Champions. Son finiti i tempi cupi, forza Roma, forza lupi!Cosa si vorrebbe? Meglio di così non penso sia possibile per la Roma 18/19 in questa Serie A. Tutti hanno innalzato peana per la Lazio balzata, per alcune ore, sola al quarto posto della classifica; ma avevano visto Lazio vs Empoli? O la precedente con il Frosinone? Una squadra tutta difesa e fortuna, capace di sfruttare errori pacchiani degli avversari e – questo è un merito – segnare rigori talvolta generosamente assegnatele.
Nainggolan avanza da centrocampo palla al piede, Icardi scatta a destra portandosi dietro un paio di avversari,
Lautaro si butta al centro; Ninja serve Lautaro con un passaggio verticale “al micron”, lecca di destro e palla alle spalle dell’incolpevole Sepe. Questa rete bauscia è da manuale del calcio: tre attori hanno fatto la loro parte perfettamente. Alto lo squillo in Serie A che indica la caduta del Parma rannicchiatosi a difesa della propria porta con un’Inter arrembante che nella ripresa, abbandonata la paura, ha annichilito l’avversario. Solo nei primi venti minuti dell’incontro i ducali sono parsi giocare alla pari, poi non c’è più stata partita: giocavano solo i milanesi. Brozovic e Perisic sono ritornati al livello del campionato del mondo; Joao Mario, se nel primo tempo non avesse “bollettato” un facile pallone che chiedeva di essere trasformato in goal, saremmo ad osannarlo. Unico neo è stata la prestazione di Icardi, da non abbattere solo per l’azione della rete. Teniamo conto che è un ragazzo di 26 anni sbattuto ogni giorno in prima pagina, perché lui e Wanda fanno audience per il contratto da rinnovare. In qualunque azienda seria il tema sarebbe già stato affrontato e risolto: cosa aspettano Marotta e Ausilio? Sveglia! Certe cose vanno chiuse rapidamente e senza tanto chiacchiereccio! Il ragazzo deve sentirsi considerato, altrimenti va in depressione calcistica. Ripeto: i calciatori sono ragazzi e vanno spinti psicologicamente, non abbattuti. Spalletti stavolta non ha sbagliato i cambi, l’Inter ha dato segni di ripresa, ha bisogno di superare certe paure: speriamo continui a vincere contro… se stessa. Non si ferma la Dea, la squadra più in forma della Serie A.
L’Atalanta, anche se andata sotto all’inizio, ha sempre dato la certezza del recupero: troppo superiore alla Spal sulle fasce, e con lo Zapata attuale può tranquillamente puntare alla Champions. Passeggiata delle Gobbentruppen a Reggio Emilia: il Sassuolo ha resistito una ventina di minuti poi Pjanic ha cominciato a far girare il centrocampo da maestro e per i neroverdi è stata la fine. Consigli ci ha messo del suo ma la differenza di tre reti è benevola per gli emiliani; la Juve può permettersi di tenere in panchina Dybala, che in qualsiasi altra squadra italiana sarebbe il capitano insostituibile. Con questa vittoria la Juve ha chiuso il campionato di Serie A e ciò fa felice la metà del Paese, tifosa juventina che così ha da trastullarsi ed evitare di pensare alla incombente recessione economica che comincia a coinvolgere la popolazione italica. Questa si sente costretta a ridurre i propri consumi e risparmi; in tal modo si favorisce l’avvilupparsi della situazione che non potrà che sfociare, salvo decisione di incisiva ripresa degli investimenti pubblici, in una evidente difficoltà economica diffusa.
Venti minuti sono bastati al Milan per chiudere la pratica Cagliari: prima un autogol di Ceppitelli, poi una rete di Paquetà, lasciato libero dalla pseudodifesa sarda, hanno permesso ai casciavit di riportarsi, in solitudine, al quarto posto. Il Cagliari ha creato anche occasioni da rete, ma Donnarumma ha fatto capire che non era serata per gli isolani. Date per scontate le prime due posizioni di classifica – Juve e Napoli – per il terzo e quarto posto lotteranno, fino all’ultimo, le milanesi, le romane e, forse, l’Atalanta. Sono troppo superiori al resto del gruppo.
Serie A a parte, questa è stata la settimana del festival di Sanremo. E’ finito in un mare di polemiche del cavolo: non è la musica da me preferita per cui ho visto solo alcuni pezzettini in attesa di prendere sonno. Mi hanno segnalato l’intervento di Cevoli, ottimo comico, e me lo sono andato a rivedere: veramente divertente. Comunque è finito e, come si dice a Milano, “menu mal che ‘l festival l’em manda feura di bal”.