Il film di animazione di Enrico Paolantonio "La bicicletta di Bartali" racconta la storia di amicizia tra l'ebreo David e l'arabo Ibrahim
La bicicletta di Bartali è un film d’animazione del regista Enrico Paolantonio che ha voluto raccontare la storia di amicizia di due giovani ciclisti, l’ebreo David e l’arabo Ibrahim, intrecciandola con la vicenda di Gino Bartali con particolare attenzione a quello che lui ha fatto per diventaregiusto fra le nazioni.
Questo film vede come protagonisti due ragazzi che si allenano per gareggiare alla Corsa Junior di Gerusalemme, fanno parte di due squadre divise da una grande rivalità, quella israeliana e quella araba-palestinese: una rivalità che è il segno di una divisione molto più grande e più drammatica come oggi si vede e si soffre in modo spesso terribile.
Nella vicenda entra dall’inizio Alberto, nonno di David, che racconta di aver conosciuto Gino Bartali e di essergli diventato amico, così che al nipote racconta quello che il famoso corridore italiano aveva fatto per salvare gli ebrei portando documenti falsi nascosti nella canna della bicicletta e superando il controllo ai posti di blocco dei nazisti.
Il nonno Alberto racconta un pezzo di storia a cui ha partecipato e con orgoglio parla del coraggio di Gino Bartali e di tutti gli ebrei che ha salvato, in questo modo comunica al nipote una cultura di amicizia e di solidarietà.
David e Ibrahim sono avversari, ma si incontrano in allenamento e dopo la diffidenza iniziale decidono di allenarsi insieme, così inizia una loro bellissima avventura di amicizia, nello stesso tempo però trovano l’opposizione e il giudizio negativo dei rispettivi allenatori e dei compagni di squadra.
In questo modo il regista di questo stupendo film di animazione parla dello sport come possibilità di unità tra persone che vengono da culture diverse, ma mostra quello che invece si può insinuare quando vincono pregiudizi e discriminazioni.
Il filo rosso di questo film è che l’amicizia viene prima di ogni differenza tra persone, che ogni essere umano è originariamente aperto all’altro, come Bartali ha messo a rischio la sua vita per salvare degli ebrei, così David e Ibrahim ritengono più importante la loro amicizia rispetto al giudizio negativo delle loro famiglie e delle rispettive squadre ciclistiche.
È un film di grande attualità, racconta con la semplicità dello sport ciò che sta succedendo oggi in Palestina e mostra attraverso lo sport quello a cui tutti dovrebbero guardare: l’altro non è un nemico ma una persona, un valore assoluto.
E con il fascino di un racconto di sport, La bicicletta di Bartali documenta quanto sia bello essere amici e affrontare insieme una competizione sportiva. Così, a proposito di questo film, si può a ragione dire che lo sport è metafora della vita: nella storia di David e Ibrahim vi è la speranza per questi due popoli martoriati oggi dalla guerra.
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