Proseguono le contestazioni della curva del Livorno calcio contro Joel Esciua, il presidente, che non apprezza le simpatie dei tifosi nei confronti della Palestina e di Hamas. Il patron è un brasiliano ebreo mentre il Livorno, così come la città, è noto per essere “rosso”. Le bandiere sulle gratinate, infatti, sono solo pro-Hamas. Joel non vuole più vedere allo stadio bandiere palestinesi, che sono sempre di più dopo l’esplosione della guerra il 7 ottobre scorso, dopo l’attacco di Hamas a Israele. La tifoseria ha espresso tutto il proprio malcontento: il presidente, per gli ultras, non può imporre la sua volontà sul conflitto in Medio Oriente.
“W la Palestina rossa e libera” è il grido della curva del Livorno. L’obiettivo è quello di far sapere al presidente che la sua presenza non è più gradita: li ha colpiti nella loro “identità politica”, come se essere ebreo fosse una colpa. Esciua è arrivato a Livorno con l’obiettivo di far promuovere la squadra in Serie C ma gli obiettivi sportivi, secondo i tifosi, non bastano. “La dignità e la solidarietà non hanno prezzo, noi non siamo in vendita, tantomeno al primo chiacchierone che passa” affermano, come spiega Libero.
Capi ultras del Livorno contro il presidente
Per i capi ultras del Livorno “esporre le bandiere della Palestina è un atto di solidarietà verso un popolo che soffre. Lo fanno anche in Inghilterra, che Esciua porta come modello, tifoserie politicizzate e non. Perché tanti sono gli ebrei nel mondo che hanno la stessa nostra posizione. Purtroppo a noi è toccato uno allineato con le politiche del governo Netanyahu” spiegano i tifosi a Libero. Il presidente del club di Serie D avrebbe chiesto alla Digos di non consentire l’ingresso allo stadio delle bandiere palestinesi e di Hamas.
Lo scontro con i tifosi è ormai aperto: loro rivendicano di essere stati sempre vicini alla Palestina e di esserlo dunque anche in questo momento. Intanto il patron, in un’intervista, ha affermato: “Nella città che ha dato i natali a Modigliani, Mascagni e Ciampi, può essere che si debbano andare a cercare idoli e miti in America latina o in Medioriente?”. Il riferimento è alla maglietta indossata dal giocatore Lucarelli con Che Guevara stampato sopra. Parole che hanno fatto infuriare i tifosi. Il presidente chiede la pace ma i tifosi non sembrano d’accordo.