Se la proposta dell’assessore alla Cultura della Lombardia Francesca Caruso venisse positivamente accolta dal Louvre potrebbe realizzarsi il ‘sogno’ di molti estimatori d’arte di poter vedere finalmente la Gioconda – una delle opere pittoriche più famose del genio di Leonardo Da Vinci – tornare in Italia, proprio sul territorio lombardo: una proposta – che di fatto ha tutta l’aria di essere una candidatura – che trova un senso se ricollegata al recente allarma lanciato dalla direttrice del Louvre Laurence des Cars con una lettera pubblicata dal quotidiano Le Parisien nella quale denuncia le ormai fatiscenti condizioni del museo citando – tra gli altri punti – anche la stessa Gioconda.
Partendo proprio da qui, nella sua lettera rivolta alla ministra della Cultura Rachida Dati, la direttrice museale non ha molti problemi a descrivere le sale del famosissimo museo parigino come ormai fatiscenti, in una vera e propria condizione di rovina del tutto inadatta ad accoglie i milioni di visitatori che ogni anno pagano per vedere alcune delle opere più famose mai realizzate: tra i principali rischi elencati, des Cars cita evidenti danni strutturali, un sistema di controllo delle temperature e dell’umidità ormai incapace di preservare le opere e l’assenza di adeguati servizi igienici e punti di ristoro; non tralasciando neppure la ormai obsolescente condizione in cui verte la piramide di vetro.
Ma tra i problemi del Louvre, una particolare attenzione viene proprio riservata alla Gioconda che è – innegabilmente – tra le maggiori attrazioni che si trovano nelle enormi sale del museo: il dipinto – infatti – si trova nella sala degli stati senza nessun tipo di informazione in merito alla famosissima opera o al suo geniale autore (al quale, peraltro, è riservata un’altra sala espositiva); ipotizzando che potrebbe essere spostata assieme alle altre opere di Leonardo, oppure addirittura in una sala che le sia interamente dedicata anche per evitare che le opere che la contornano vengano completamente ignorate.
L’assessore Caruso: “La Gioconda potrebbe essere ospitata in Lombardia in attesa di ristrutturazioni e decisioni ufficiali sulla nuova collocazione”
Proprio sull’allarme relativo alla collocazione dell’opera di Leonardo Da Vinci si inserisce la proposta dell’assessore lombardo Caruso che in un comunicato ufficiale ha detto che “in Lombardia siamo pronti ad ospitare La Gioconda“: l’assessore alla cultura non ci tiene particolarmente ad entrare nel merito delle “precise osservazioni” riguardo alle condizioni museali, ma in ogni caso è altrettanto pronta ad accogliere “l’appello relativo alla collocazione diversa” per il quadro.
Un’ospitalità – ovviamente – limitata al solo tempo necessario affinché vengano prese dal governo francese tutte le “decisioni (..) in merito a spostamenti o ristrutturazioni”, ma che assume anche un senso ancor più logico “se proiettata in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026“, inserendo la Gioconda all’interno di quello che viene comunemente chiamato “circuito vinciano” rendendo “fruibile questo splendore del genio italiano al grande pubblico che verrà in Lombardia”.