Tra fantascienza, thriller e dramma, un’opera sorprendente: La memoria dell’acqua di Saara Saarela conferma l’ottimo stato di salute del cinema finlandese e permette una riflessione interessante sul cambiamento climatico e sul valore dell’acqua. Ora il film è disponibile in DVD e tutti i digital stores con Blue Swan entertainment.
SINOSSI – Futuro Prossimo. Il riscaldamento globale ha cambiato la geografia del mondo e la sua politica. Si fanno guerre per l’acqua e la Cina governa l’Europa, inclusa l’Unione Scandinava, che è occupata dallo stato di potere di New Qian. In questo luogo dell’estremo nord, la diciassettenne Noria Kaitio sta imparando a diventare una maestra del tè come suo padre, una posizione che racchiude grandi responsabilità e grandi segreti. Solo i maestri del tè conoscono l’ubicazione di fonti d’acqua nascoste, inclusa la sorgente naturale di cui si occupa il padre di Noria, che un tempo forniva acqua a tutto il suo villaggio. Ma i segreti non restano nascosti per sempre, e dopo la morte di suo padre l’esercito inizia a sorvegliare la loro città per scoprire l’ubicazione della sorgente d’acqua dolce. Ma Nora decide di non arrendersi e scava più a fondo nel segreto della sua famiglia e nei libri dei Maestri del tè, trovando informazioni sul fatto che il potere del governo si basa su un grande inganno: potrebbe esserci infatti ancora acqua fresca per tutti. Decide così di rischiare la propria vita e intraprende un viaggio pericoloso per scoprire se questo è vero.
Tratto dall’omonimo romanzo di Emmi Itäranta, La memoria dell’acqua è ambientato nel futuro in un mondo duro, sconvolto dal riscaldamento globale ma ancora dominato dalla bellezza. Un film su come costruiamo le società, su cosa sia giusto fare tra sfruttare al meglio le risorse naturali o proteggerle. Presentato in anteprima italiana al Trieste Science Plus Fiction Festival, è una sorta di coming of age di una ragazza rimasta sola dopo la morte del padre, una storia di crescita e di coraggio. Girato tra Estonia, Germania e Norvegia con un budget di 4 milioni di euro, il secondo film più costoso diretto da una regista finlandese dopo Hatching di Hanna Bergholm. Da non perdere.
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