La Russa jr, archiviata accusa di violenza sessuale ma è stato chiesto processo per revenge porn. La ragazza non si arrende: "Ricorrerò alla Corte europea"

Archiviazione per l’accusa di violenza sessuale, chiesto il rinvio a giudizio per quella di revenge porn: questa la duplice decisione del gip di Milano nel caso di Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa, e dell’amico Tommaso Gilardoni.

Il caso è scoppiato due anni fa, quando una ventiduenne ha denunciato entrambi per violenza sessuale, ritenendo di essere stata abusata dai due dopo una serata trascorsa in discoteca. Alla fine della serata era andata a casa di La Russa jr e il giorno dopo si era risvegliata nel suo letto senza ricordare nulla di ciò che era accaduto.



Dalle indagini è emerso che quella notte la ragazza aveva assunto droghe, alcol e psicofarmaci; per questo il caso è stato segnato dall’incertezza nel determinare se fosse in grado di dare un consenso consapevole ai rapporti sessuali. Non c’erano prove che i due sapessero con certezza che lei avesse dato un consenso cosciente, ma non ve ne erano nemmeno che dimostrassero il contrario.



Ignazio La Russa con il figlio Leonardo Apache (screen Tg La7)

La giudice Rossana Mongiardo, accogliendo la richiesta della Procura di Milano, ha deciso l’archiviazione dell’accusa di violenza sessuale. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la giudice ha comunque precisato che la ragazza, al momento della denuncia, era credibile, sincera, in buona fede e sinceramente convinta di essere stata violentata. Tuttavia, per la riforma Cartabia, per andare a processo serve una «ragionevole previsione di condanna», che in questo caso non sussisteva.

LA RUSSA JR RISCHIA PROCESSO PER REVENGE PORN

Pur archiviando il reato di violenza sessuale, la giudice ha definito la condotta dei due ragazzi «superficiale e poco rispettosa» nei confronti della giovane. Non ci sarà dunque un processo per stupro, poiché non vi sono prove sufficienti per prevedere una condanna, ma potrebbe essercene uno per revenge porn, dal momento che i due ragazzi si sarebbero scambiati video dei rapporti sessuali avvenuti quella notte.



Leonardo La Russa jr e Tommaso Gilardoni dovranno presentarsi a novembre davanti al gip, che deciderà sulla richiesta di processo avanzata dalla Procura.

LE REAZIONI ALLA DECISIONE DEL GIP

I legali di La Russa jr hanno espresso soddisfazione, affermando che il caso è stato «indagato a fondo» e che finalmente si chiude «un iter doloroso» per la famiglia. Di parere opposto l’avvocato della denunciante, secondo cui il provvedimento è «contraddittorio» e «ingiusto», poiché non avrebbe tenuto conto di tutti gli elementi raccolti.

La ragazza ha dichiarato di sentirsi ferita e ha annunciato l’intenzione di ricorrere alla giustizia europea, ritenendo che la decisione vada «contro la dignità delle donne».