A Lanciano un'auto ha travolto il corteo del 25 aprile: morto un ex carabiniere 80enne, ma sembra che si sia trattato di un incidente

Quella che doveva essere una giornata di festa, canti e balli è finita in tragedia per il piccolo comune di Lanciano – alle porte di Chieti – dove un’auto ha travolto il corteo pedonale organizzato per celebrare il 25 aprile e la Festa della Liberazione causando la morte di una persona e il ferimento di altre due: dalla paura che si potesse trattare di un gesto intenzionale, magari terroristico, però si è presto arrivati alla constatazione che sembrerebbe essersi trattato di un banale incidente con l’auto che ha colpito la folla – guidata da un pensionato 80enne di Lanciano – che avrebbe avuto un guasto tecnico ai freni; tesi che – comunque – resta da confermare.

Partendo dal principio, la ricostruzione dell’accaduto a Lanciano ci arriva sia da parte del sindaco – Filippo Paolini, interpellato da AdnKronos – che del presidente dell’Anpi locale – Maria Saveria Borrelli, interpellata dalla medesima agenzia -: il primo ha spiegato che “eravamo in piazza a metà della celebrazione” del 25 aprile e poco prima che venisse intonato l’inno di Mameli “mi hanno chiamato per comunicarmi la morte dell’uomo investito”; mentre Borrelli ha raccontato di aver sentito “un botto” che inizialmente ha pensato fosse “una bomba”, prima di rendersi conto dell’accaduto precisando che “poteva prenderci tutti, me compresa”.



Lanciano, l’auto sarebbe finita sulla folla a causa di un guasto tecnico: le prime ricostruzioni dell’accaduto


Stando alle ricostruzioni fornite dai presenti sul luogo dell’investimento a Lanciano, non appena ha travolto le persone presenti al corte l’autista della Lancia Musa Grigia – per ora identificato solamente come un uomo di 80 anni – sarebbe immediatamente sceso dal veicolo per gridare ai presenti che “si sono rotti i freni“; il tutto con l’intervento dei paramedici del 118 che non ha potuto far altro che constatare il decesso di uno dei due investiti – anche lui 80enne, ex carabiniere – e trasportare il secondo e l’autista in ospedale, ma non sembra che nessuno dei due sia gravemente ferito.

Al di là della ricostruzione fornita dall’uomo 80enne di Lanciano – ed avvalorata anche da alcuni dei presenti che hanno assistito alla scena notando l’assenza di intenzionalità nel suo gesto – gli inquirenti si sono messi al lavoro per verificare le effettive condizioni del veicolo e ricostruire le dinamiche esatte dell’accaduto; fermo restando che la pista dell’investimento volontario resta aperta, unitamente a quella di un possibile malore del guidatore che peraltro risulta essere tesserato Anpi.

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