Si torna a parlare del caso di Laura Ziliani a Storie Italiane, e il programma di Rai Uno ha intervistato in esclusiva un’amica della vittima, che ha raccontato di aver parlato al telefono con una delle due figlie una volta appreso la notizia della scomparsa dell’ex vigilessa: “Volevo fare una telefonata, mi ha risposto la figlia, l’orario era fra 6 e le 7 di sera ho chiesto se mi passava la mamma e la figlia mi ha risposto, non so se piangendo o ridendo, che la mamma era scomparsa nel bosco, lo stesso giorno. Era l’8 maggio – ha proseguito la donna – ho saputo che la cercavano, mi sembrava impossibile e l’ho chiamata. Hanno risposto subito al telefono, dopo un paio di squilli, ma non so quale delle due abbia risposto, non riconosco la voce. Non capivo se piangeva o rideva, era molto euforica. Distaccata o fredda?Non posso dirtelo, non ho capito, se fosse un pianto o un riso”.
La donna ha aggiunto e concluso: “Ho fermato un giorno un carabiniere e gli ho detto che avevo sentito che il telefono di Laura Ziliani non era stato ritrovato, ma io avevo chiamato proprio a queli numero e mi ha detto che il telefono era stato restituito alla figlia. I carabinieri mi han detto che l’avevano ritrovato verso l’una o le due, per cui il tardi pomeriggio, verso le sei e le sette ce l’aveva già la figlia”.
LAURA ZILIANI, LE ULTIME DA STORIE ITALIANE: QUELLA CASA COLONICA SOSPETTA…
L’inviato di Storie Italiane, Maurizio Ricordari, si è recato invece in un luogo dove forse è rimasto conservato il corpo di Laura Ziliani prima di essere spostato all’esterno: “Fra le indiscrezioni – spiega in diretta tv – vi è questa casa, una vecchia colonia estiva, utilizzata negli anni ’70, e che oggi è usata da persone che fanno riti satanici o attività esoteriche, ci sono segni sul muro e passaggi di varie persone e fra le tante voci che girano anche quella riguardante Mirto Milani (il fidanzato di una delle due figlie di Laura Ziliani, ora in carcere ndr), che noi abbiamo conosciuto come un appassionato di Chiesa, e che pare abbia una passione per l’occulto in generale”.
Maurizio Ricordari ha poi aggiunto e concluso: “Nell’ordinanza si parla di un luogo non ancora conosciuto in cui il corpo era stato conservato, un luogo ritenuto asciutto, coperto e al riparo. Questa casa si trova esattamente nel punto ideale per essere considerata in linea con l’ordinanza, è un luogo asciutto, al chiuso, coperto e al riparo”.