La Russia avverte l'Europa: "Invio di truppe occidentali e confisca degli asset sono azioni ostili che ci costringeranno a rispondere"
Guerra Ucraina Russia, mentre i leader si preparano a discutere l’ultima versione del piano di pace proposto dagli Stati Uniti in vista di un possibile accordo dopo le modifiche, arrivano alcune dichiarazioni ufficiali da parte del Ministro degli Esteri Lavrov, che ha anticipato le conseguenze che potrebbero scattare in caso di invio di truppe europee a Kiev. Come riportato dalle agenzie di stampa Ria Novosti e Tass, il funzionario del Cremlino ha minacciato nuovamente azioni di risposta ad un eventuale dispiegamento di forze occidentali, anche se ha precisato che non c’è alcuna intenzione di avviare una guerra contro l’Europa.
Tuttavia, la presenza di militari sarebbe vista come una provocazione ostile, che costringerebbe Mosca a valutare contromisure, così come potrebbero essere presi provvedimenti se l’ipotesi di confisca degli asset congelati dovesse andare a buon fine. Anche su questa questione infatti il Ministro si è espresso duramente accusando l’Unione Europea di voler rubare i beni di proprietà della Russia, perchè non ci sarebbero più le risorse per finanziare gli aiuti all’Ucraina.

Peskov: “Russia e Usa condividono la stessa strategia per terminare la guerra in Ucraina”
Il Ministro degli esteri Lavrov ha ribadito chiaramente le posizioni della Russia in merito alle ipotesi avanzate dall’Ue per l’Ucraina, sia per quanto riguarda l’eventuale invio di truppe estere che costringerebbe Mosca ad una risposta, sia per la possibilità di confiscare gli asset per gli aiuti a Kiev. Tutte azioni che sono state definite “ostili” e che minaccerebbero ulteriormente i rapporti con l’Ue che ora è accusata di “Volere a tutti i costi uno scontro perchè si illude di poter sconfiggere la Russia”.
Anche il portavoce del Cremlino si era espresso contro l’Europa, parlando della divisione con gli Usa sulla questione degli asset e del piano di pace, dichiarando che mentre Mosca e Washington sembrano essere sulla stessa lunghezza d’onda, dall’altra parte l’Unione Europea sembra andare controcorrente e ostacolare un accordo che possa garantire una pace duratura.
Un concetto ribadito anche oggi durante la conferenza stampa con l’agenzia Tass, nella quale Peskov ha sottolineato la volontà di raggiungere un’intesa a lungo termine che non proponga solo obiettivi temporanei di tregua. Riaffermando ancora una volta l’adesione alla linea di pensiero di Trump per la strategia di pace che prevede obiettivi di chiaro interesse russo che costituirebbero un titolo di vittoria, come la conquista dei territori, il “no” all’ingresso dell’Ucraina nella Nato e alla presenza di militari europei.
