Il quotidiano La Verità ha posto l’accento su una legge che sta facendo un gran discutere in California e che impedisce agli insegnati di informare i genitori degli studenti trans, qualora un alunno o una alunna decidesse di farsi chiamare con un altro nome. Di fatto se un ragazzo di nome Carlo decide di farsi chiamare a scuola Francesca, in quanto molto probabilmente non si riconosce nel suo genere, gli insegnanti non saranno tenuti ad informare mamma e papà dello stesso Carlo. La legge è stata firmata dal governatore Gavin Newsom, esponente dei democratici, ed è sottolineata stamane dal giornalista Francesco Borgonovo.
Si tratta di un fatto che per lo meno fa riflettere, tenendo conto che il cambio di nome potrebbe rappresentare l’inizio di un percorso verso la transizione di genere, che di fatto comincerebbe all’insaputa dei genitori dello studente o della studentessa. Brandon Richards, portavoce del governatore della California, si dice convinto che con questa legge gli studenti trans resteranno al sicuro, proteggendo nel contempo il rapporto fra genitori e figli senza che “interferisca” l’insegnante nello stesso.
LEGGE STUDENTI TRANS IN CALIFORNIA: I PARERI POSITIVI
Hanno espresso parere favorevole anche numerose organizzazioni e comunità Lgbt, che parlano di una legge a protezione della privacy degli studenti trans, ed in particolare di quelli che temono il giudizio dei propri genitori e di non essere supportati dagli stessi. Rob Bonta parla addirittura di “Outing forzato” quando descrive l’interesse di un figlio di informare i genitori delle proprie scelte, parole che difficilmente possono essere condivise anche perchè da più parti gli esperti sottolineano come sia fondamentale che genitori e figli dialoghino su ogni argomento, in quanto il “non interesse” è il primo sintomo di un rapporto tutt’altro che sereno.
A far scattare la legge a protezione degli studenti trans o che comunque si fanno chiamare con un altro nome, è stato il consiglio scolastico del Chino Valley Unified School District che aveva approvato un regolamento che prevedeva il coinvolgimento obbligatorio delle famiglie ogni qual volta un alunno manifesta l’intenzione di cambiare genere.
LEGGE STUDENTI TRANS IN CALIFORNIA: ALUNNI LASCIATI DA SOLI
Si tratta di regolamenti adottati da numerosi stati conservatori degli Stati Uniti ma per i liberali democratici della California, tali leggi rappresentano delle “incursioni indesiderate” che emarginerebbero solo gli studenti trans. Rob Bonta è così intervenuto contro il distretto scolastico di Chino Valley, sottolineando come, a suo modo di vedere, la scuola è spesso e volentieri l’unico posto sicuro, l’unico rifugio per gli studenti trans o i giovani gender nonconforming.
Ma come fa notare Borgonovo su La Verità, protezione in tal caso significa tenere lontano l’alunno dalla sua famiglia. Una legge quindi che permette ad un giovane, che non ha ancora sviluppato un pensiero maturo, di incamminarsi da solo su una strada impervia come quella del cambio di sesso, senza nemmeno che i genitori siano informati. I conservatori hanno già annunciato ricorso ma nel frattempo la legge è entrata in azione e potrebbe causare parecchi danni agli studenti trans.