Giallo a Legnano, trovata morta nella sua abitazione l'escort 35enne Vasilica Potincu: è caccia al killer, forse un cliente o un rapinatore

È ancora tutta da scrivere la vicenda di Legnano – alle porte di Milano – che vede protagonista (suo malgrado) la escort 35enne romena Vasilica Potincu, trovata morta nel primo pomeriggio di oggi all’interno della sua abitazione con una mannaia da cucina conficcata nella schiena: tante le piste che stanno seguendo gli inquirenti in queste concitate ore, partendo da quella (forse più accreditata) di un qualche diverbio finito in tragedia con un cliente, e arrivando fino al possibile femminicidio compiuto da un qualche (per ora presunto) ex o attuale fidanzato, amante o compagno di Vasilica Potincu; tutto, per ora, senza che siano emersi particolari indizi in grado di avvalorare una o l’altra tesi.



Partendo dal principio, secondo quanto ricostruito in queste ore da alcuni quotidiani, sembra che Vasilica Potincu vivesse da qualche mese in un appartamento in via Stelvio 16: donna riservata e schiva, secondo Il Gazzettino svolgeva la professione di escort senza destare grandi sospetti nei suoi vicini di casa; mentre l’allarme sull’omicidio è stato lanciato attorno alle 14:30 proprio da una vicina di casa che avrebbe notato l’appartamento aperto, decidendo di entrare a controllare che fosse tutto in regola, trovando il corpo riverso in una pozza di sangue con la mannaia nella schiena.



Vasilica Potincu: si indaga sul passato della 35enne uccisa a Legnano per individuare l’assassino

Per ora le indagini sulla morte di Vasilica Potincu – con un killer che non sarebbe ancora stato identificato e la mannaia ovviamente posta sotto indagine per individuare eventuali tracce di DNA – sembrano propendere soprattutto per un alterco lavorativo con un cliente, ma non si esclude neppure la pista della possibile rapina finita male o del delitto passionale e sentimentale: a dare un possibile contributo sarà certamente il cellulare della vittima, attualmente sottoposto ad analisi per individuare eventuali tracce tra i messaggi e le chiamate.



Similmente, gli inquirenti di Legnano stanno anche procedendo all’analisi delle telecamere di sorveglianza installate nell’area e – riferisce sempre Il Gazzettino – avrebbero anche puntato i riflettori su un’auto bianca parcheggiata poco distante dall’appartamento: potrebbe essere la macchina della vittima e contenere qualche traccia utile sui suoi ultimi spostamenti; oppure anche la macchina del presunto killer.