Leo Gassmann è intervenuto in qualità di ospite ai microfoni di “Trends&Celebrities”, trasmissione di Rtl 102.5 News condotta da Francesco Fredella e Giovanni Antonacci e andata in onda nel pomeriggio di oggi, lunedì 28 marzo 2022. Il giovane ha parlato del nuovo singolo “La mia libertà”, asserendo che essa consiste nel “coltivare quella fragilità e quella purezza con cui in realtà nasciamo. Trovo sia giusto fare uscire questo brano in un momento storicamente difficile”.
“La mia libertà” è “la possibilità di essere me stesso senza dovere niente a nessuno. Sogno un mondo che possa essere, almeno nelle scelte più importanti, come entrare in guerra, governato dai bambini e dai ragazzi. La lucidità che si ha quando si è giovani e le esigenze delle generazioni future sono fondamentali. Spero che questa canzone si trasformi in un inno di pace e che possa portarci tutti assieme a trovare una soluzione ai problemi di oggi”.
LEO GASSMANN: “LA MUSICA E L’ARTE MUOVONO LE MASSE”
Sempre su Rtl 102.5 News, Leo Gassmann ha rivelato di volere ricominciare presto con i concerti dal vivo: “Stiamo costruendo un tour, la mia idea è quella di cercare di suonare alla maggior parte delle manifestazioni per la pace, perché secondo me è bello poter portare questo brano tra la gente e dare qualcosa da cantare alle persone per cercare di incanalare la tristezza e la malinconia in qualcosa di più positivo, che possa arricchire i loro cuori”. Del resto, la musica “è la cosa che abbiamo sempre attorno a noi, arriva da ogni dove, e noi artisti abbiamo il dovere di portare buoni esempi, di dare la speranza che ci traghetti fuori da questo tunnel oscuro. Noi ragazzi abbiamo perso la fiducia nella politica: l’arte può muovere le masse e fare del bene”.
La prima parte del brano è nata il primo periodo della pandemia, quando “mi mancava il contatto con le persone, respirare l’aria senza mascherina, stringere a me le persone a cui volevo più bene. Siamo stati divisi per tanto tempo e questo è un grande pericolo, perché il dialogo è fondamentale per portare avanti la società. Abbiamo imparato che da un giorno all’altro può finire tutto e la paura che abbiamo sviluppato, quasi un trauma, ce la portiamo dietro”.