Papa Leone XIV già nel mirino dei cospirazionisti: "Un altro pontefice Woke". Tra teorie del complotto e attacchi social, come quello di Fedez

Mentre il popolo social ha trascorso alcune ore dopo l’elezione del nuovo Papa a ironizzare sulle somiglianze di Leone XIV, dando vita a una sorta di corsa al sosia di Robert Francis Prevost, qualche utente ha alimentato polemiche, ma neppure i cospirazionisti con le loro teorie del complotto stanno risparmiando il nuovo pontefice.



Partiamo da Fedez, che ha pubblicato una storia criptica su Instagram, rilanciando un testo in cui si afferma che due casi di abusi sessuali del clero hanno lambito la figura del Santo Padre, peraltro già smentite dalla diocesi, secondo cui Prevost seguì correttamente le procedure canoniche, ascoltò le vittime e inviò i documenti al Dicastero per la Dottrina della Fede.



In quello stesso testo, dunque, si dà conto del fatto che la vicenda in realtà sia chiusa, proprio perché è stata chiarita, ma Fedez ha comunque rilanciato la notizia, che peraltro era stata al centro del tiro a segno che ha caratterizzato alcuni cardinali prima e durante il conclave, aggiungendo “amen” come commento.

LEONE XIV E IL GIALLO DELL’ACCOUNT X

Restando sempre in tema social, dopo l’annuncio dell’elezione di Papa Leone XIV, è scoppiato il caso dell’account X, perché ne è stato attribuito uno a Prevost la cui autenticità non può essere confermata, anche se ha il bollino blu. La pagina è stata scandagliata dai media internazionali alla ricerca di tweet di quando era cardinale, scoprendo che Prevost rilanciò un articolo del National Catholic Reporter che criticava il vicepresidente americano JD Vance. Tanto è bastato per far esultare gli utenti pro-democratici Usa e al tempo stesso spingere i sostenitori MAGA di Donald Trump ad alimentare accuse e teorie del complotto, come quella dell’elezione di un Papa woke.



Non è chiaro se l’account X in questione appartenga realmente a Papa Leone XIV o sia gestito da un suo sostenitore, comunque viene citato in un post dall’Ambasciata del Perù presso la Santa Sede, come segnalato da Open, inoltre è citato da un religioso e da account associati all’ordine degli Agostiniani. Dunque, la questione va presa con le pinze, anche perché in queste ore stanno proliferando profili fake attribuiti al nuovo pontefice.

L’ATTACCO DEI COSPIRAZIONISTI AMERICANI

Nel frattempo, le presunte critiche alla politica migratoria di Donald Trump hanno spinto Laura Loomer, influencer cospirazionista di estrema destra, a dedicare un post infuocato a Papa Leone XIV: “È anti-Trump, anti-MAGA, a favore delle frontiere aperte ed è un marxista convinto come Papa Francesco. I cattolici non hanno nulla di buono da aspettarsi. Un’altra marionetta marxista in Vaticano“. Dunque, il nuovo pontefice è già al centro di teorie del complotto che anche il suo predecessore Francesco purtroppo aveva sperimentato.