IL LIBRO AL LICEO CHE ATTACCA SALVINI ED ESALTA MIMMO LUCANO: COS’È SUCCESSO A CARPI (E QUALI REAZIONI)
«Una delle peggiori politiche sui migranti»: così viene definito, nero su bianco con tanto di nome citato, l’operato di Matteo Salvini su un libro scolastico apparso a Carpi nel Modenese. Al Liceo “Fanti” un libro di inglese sta scatenando un caso politico nazionale per il passaggio in cui viene descritto il periodo del primo Governo Conte, con i Decreti Sicurezza dell’allora Ministro degli Interni in quota Lega, che risuona come un attacco politico tutt’altro che politicamente equidistante. Il manuale di letteratura inglese cita non solo i Decreti Salvini come «alcune delle peggiori politiche imposte», ma sottolinea che la revoca del Governo Conte-2 (Pd con M5s e Italia Viva) è andata «nella giusta direzione».
In aggiunta alle polemiche sulla politica dei “porti chiusi”, un altro volume di storia nel medesimo liceo esalterebbe la figura di Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace e oggi europarlamentare di AVS, per le sue politiche di accoglienza migranti (che tra l’altro scatenarono un caso politico e giudiziario nazionale). Entrambe le segnalazioni arrivano da alcuni genitori degli alunni di Carpi, indignati e sorpresi di trovare attacchi del genere e schieramenti così “rigidi” contro il Centrodestra, al netto che si trovi oggi al Governo del Paese: dopo la denuncia delle famiglie, è stato il consigliere comunale in quota Lega Giulio Bonzanini a pubblicare sui social i frammenti dei libri di testo a disposizione nella scuola pubblica statale “Fanti” di Carpi. Secondo il Ministro dei Trasporti e attuale vicepremier, Matteo Salvini, l’attacco nei suoi confronti è inconcepibile in quanto «sfrutta l’insegnamento dei ragazzi per imporre orientamenti politici».
L’INTERVENTO DI VALDITARA, L’ATTACCO DELLA CIGL E LA REPLICA DELLA PRESIDE
Alla immediata richiesta di chiarezza è intervenuta la casa editrice (Zanichelli) del libro di inglese chiedendo le scuse formali e ufficiali nei confronti dei politici citati, oltre che alle famiglie degli alunni che avevano in dotazione il libro: ne dà notizia l’Associazione Italiana Editori con una nota pubblicata dall’Agenzia AGI, dove si legge che la casa editrice «ha rappresentato le sue scuse al ministero e all’Associazione editori e si è impegnata a provvedere all’immediato ritiro di tutte le copie disponibili online», assicurando entro breve sarà pubblicata una nuova edizione con corretta versione nel libro di testo. La polemica nazionale era ormai esplosa, dopo la posizione espressa dal Ministro Salvini e soprattutto dopo l’intervento ufficiale del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, anche lui esponente della Lega: nel suo passaggio su X, il titolare del MIM ha reso noto l’interlocuzione avuta con il direttore generale dell’Ufficio Scolastico dell’Emilia Romagna.
Valditara ha chiesto di verificare quanto avvenuto nel liceo di Carpi, condannando la «propaganda politica» espressa con giudizi e commenti «faziosi di parte», ribadendo che la scuola è e non sarà mai «un luogo di indottrinamento a favore di questo o quel partito o schieramento politico». Prima delle scuse formali presentate dalla casa editrice era stato il deputato della Lega Rossano Sasso, attuale capogruppo in commissione Cultura e Istruzione, a sottolineare come il caso di Carpi rappresenta un’ennesima riprova della «becera propaganda nei libri di scuola» su connotazione sinistra, avviando anche interrogazioni parlamentari in merito. La preside del liceo Fanti, la professoressa Alda Barbi, all’ANSA ha sottolineato che il testo della Zanichelli verrà ritirato fino a nuova ristampa, spiegando però di non avere responsabilità in merito in quanto non sarebbe possibile leggere riga per riga di ogni testo in adozione. Chi invece difende a spada tratta il libro, nonostante le scuse formali della casa editrice, è il sindacato CGIL che in una nota della sigla di settore – la FLC-CGIL di Modena – grida alla censura del Governo Meloni: Salvini e Valditara avrebbero manifestato una vera e propria «intimidazione» e «censura» nei confronti del libro di testo e in generale per l’intera comunità scolastica. Secondo il sindacato “rosso”, in aperto scontro non da oggi contro il Governo di Centrodestra, l’intervento dei due Ministro dimostrerebbe una mera polemica inutile e strumentale, che anzi rileverebbe «un fortissimo pregiudizio e un altrettanto forte fastidio verso la scuola».
Ho chiesto al dg dell’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna di verificare se risulti effettivamente che in un liceo di #Carpi è stato adottato un libro di testo che farebbe propaganda politica esprimendo giudizi faziosi e di parte. La scuola non è un luogo di…
— Giuseppe Valditara (@G_Valditara) January 20, 2025