Giallo Liliana Resinovich, domani inizieranno gli accertamenti sui reperti, compresa la bottiglietta di plastica trovata accanto al cadavere della 63enne

Il caso di Liliana Resinovich resta ancora avvolto nel più fitto mistero. Questa sera la trasmissione Chi l’ha visto riaccenderà i riflettori sul giallo aggiornando sugli ultimi retroscena. Le indagini degli inquirenti, intanto, procedono spedite anche se l’autopsia eseguita sul corpo senza vita della 63enne triestina non è bastata a far luce sulla causa del decesso. In particolare non ha ancora svelato del tutto se Liliana è morta per mano di una terza persona o se invece si sia suicidata. Negli ultimi giorni, come rammenta TriesteAllNews.it, è emerso un altro inquietante particolare: tra gli oggetti rinvenuti accanto al cadavere, gli inquirenti avrebbero resa nota anche la presenza di una bottiglietta di plastica con del liquido misterioso all’interno.



Il reperto è destinato ad ulteriori accertamenti insieme ai sacchi neri, in programma per domani, giovedì 3 febbraio presso il Laboratorio Chimico del Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica del Triveneto, a Padova. A prendere parte alle analisi, anche i rappresentanti incaricati dal marito di Liliana, Sebastiano Visintin, difeso dall’avvocato Paolo Bevilacqua.



Liliana Resinovich, il commento del marito a Chi l’ha visto

In attesa di nuovi aggiornamenti sul caso di Liliana Resinovich, nei giorni scorsi gli investigatori hanno iniziato a passare al setaccio tutti i dispositivi mobili della 63enne. Già lo scorso 23 dicembre gli inquirenti sarebbero entrati in possesso di alcuni cellulari appartenuti alla pensionata ma una ulteriore svolta potrebbe giungere a breve e potrebbe arrivare dai messaggi nelle chat e dagli eventuali profili social connessi alla Resinovich.

A proposito della questione dei cellulari, il marito Sebastiano Visintin aveva dichiarato che la donna ne possedeva solo uno, ma quando la troupe del programma Chi l’ha visto si è recata presso la sua abitazione, sul tavolo ne erano presenti due. Al momento va ricordato che non ci sono nomi iscritti nel registro degli indagati e gli inquirenti procedono senza sosta e nel massimo riserbo nella propria attività di indagine. Ad oggi per la procura la tesi del suicidio sarebbe la più battuta ma nulla è stato ancora escluso. Proprio il marito ai microfoni del programma di Rai3 ha commentato: “Speravo di incontravi un giorno. Sai cos’è? Ci sono troppe chiacchiere, solo chiacchiere… Io spero di venire nel vostro studio un giorno, ci tengo a venire nel vostro studio. Mi piace la vostra trasmissione”.